In Lombardia 420mila contagi, 15 volte più di quelli accertati: stima choc di Astuti(Pd)

Somma prima vittima Coronavirus

VARESE – «Sarebbero almeno 420mila, secondo le stime più prudenti, i lombardi che hanno contratto il Covid-19, oltre 15 volte in più dei contagi effettivamente registrati». È quanto emerge da un’analisi della mortalità nei comuni lombardi, sulla base dei dati Istat su un campione reale che copre il 56% della popolazione della Lombardia. Ad effettuare questi calcoli, il consigliere regionale del Pd Samuele Astuti, ricercatore dell’Università Liuc di Castellanza, con la collaborazione di Massimo Cavallin. La stima di 420mila contagiati totali, contro i 53.414 ufficialmente riscontrati dalle statistiche di Regione Lombardia che riportano i tamponi risultati positivi al test del Coronavirus, sarebbe «ragionevole», ma soprattutto rappresenta uno spunto di riflessione fondamentale in vista della cosiddetta “fase due”, la ripartenza dopo l’emergenza.

La stima dei contagiati effettivi

Air Italy Pd AstutiTutto nasce dall’anomalia riportata nei numeri sulla mortalità in Lombardia nel primo mese dell’emergenza (23 febbraio-21 marzo), che l’Istat ha reso pubblici nei giorni scorsi. Nel campione dei comuni verificati dall’istituto di statistica, che comprende il 56% della popolazione lombarda e il 72% dei decessi attribuiti al Covid-19, si passa da una media di circa 4500 decessi nello stesso periodo degli anni tra il 2015 e il 2019 ai circa 10mila decessi del 2020. Un’anomalia, se si considera che sono «2200 i morti ufficialmente per Covid-19, pari a circa il 20% dei decessi registrati – sottolinea Astuti – evidentemente i decessi riconducibili a Covid-19 sono molto più elevati». A partire da queste considerazioni, proiettando una stima della mortalità regionale a partire da quella dei Comuni selezionati dall’Istat e una stima dei decessi attribuibili al Coronavirus su quelli totali registrati, i due ricercatori hanno calcolato una stima dei contagiati effettivi, partendo dal dato consolidato dall’OMS di una mortalità da Covid-19 che sarebbe pari al 2,3% sul totale delle persone che contraggono il virus.

In provincia di Varese 16mila contagiati

In base a queste analisi, in provincia di Varese i contagiati stimati sarebbero 15.984, pari all’1,8% della popolazione, contro i 1.348 riportati dalle statistiche ufficiali di Regione Lombardia ad oggi, 8 aprile. Nei 15 Comuni campione Istat, infatti, tra il 23 febbraio e il 21 marzo si sono registrati 102 decessi, 37 in più rispetto alla media dello stesso periodo tra il 2015 e il 2019, mentre sono solo 5 i decessi ufficialmente attribuiti al Covid-19 negli stessi comuni.

Una strategia per la ripartenza

«I dati sono importanti – commenta Astuti – perché permettono di impostare la strategia migliore. Il fatto che siano stati contagiati ragionevolmente almeno 420mila lombardi ci dice che il virus ha circolato molto, e che non si può abbassare la guardia, soprattutto nei territori, come Milano o Varese, dove
tanta parte della popolazione sembra non essere ancora entrata in contatto. È positivo, invece, il fatto che a Lodi, dove si è partiti prima, già nella terza settimana di marzo si sia visto un decremento della mortalità, segno che le misure di contenimento funzionano». Ecco perché, «per affrontare la
fase due, a cui presto o tardi dovremo arrivare – l’invito del consigliere regionale Dem – occorre partire dal territorio e dalla medicina territoriale. Per ripartire occorre che funzioni un sistema capillare di controllo e di verifica che fermi il contagio prima che esploda. La riforma regionale della
sanità lombarda del 2015 va profondamente rivista, proprio sulla medicina territoriale».

varese lombardia pd stima contagio – MALPENSA24