Il Pd lombardo pensa alla Fase 2: «Piano industriale per ripartire. Con Tito Boeri»

MILANO -Le critiche alla gestione dell’emergenza da parte della giunta regionale di Attilio Fontana non mancano. Ma dal gruppo regionale del Pd lombardo arriva anche un’offerta di collaborazione in spirito bipartisan: «Siamo disponibili a ragionare fin da oggi per il dopo con proposte per la fase due» annuncia il capogruppo al Pirellone Fabio Pizzul in una lunga conferenza stampa che si è tenuta oggi, 7 aprile. A partire dall’idea di una «cabina di regia» per la ripartenza dell’economia, «coinvolgendo tutte le forze politiche e quelle sindacali e datoriali» e facendola guidare da una personalità riconosciuta, qual è l’ex presidente dell’INPS Tito Boeri.

Le critiche alla gestione regionale

Sulla gestione di Regione Lombardia nella fase clou dell’emergenza coronavirus, già da tempo il gruppo Dem in consiglio regionale non manca di far notare gli errori della giunta Fontana: l’assenza della medicina di prossimità, la mancata attivazione della zona rossa ad Alzano e Nembro, la tardiva riorganizzazione delle strutture ospedaliere con l’individuazione di ospedali Covid, il problema delle RSA, lo scollamento tra il palazzo e i territori, l’inadeguatezza dei numeri sui contagi, da ultimo anche la mancata convocazione del consiglio regionale oggi, martedì 7 aprile. Ma oltre alle critiche il Pd lombardo vuole mettere in campo anche una “pars construens”, non tirandosi indietro dalla volontà di una nuova fase di collaborazione e condivisione al di là degli schieramenti. Con Samuele Astuti, consigliere regionale varesino e già sindaco di Malnate, che fa notare: «Se in Lombardia c’è scontro (tra Regione e sindaci, ndr) è perché nelle altre regioni si è avviato un dialogo ampio, qui invece la maggioranza ha pensato di fare da sola e facendo errori non ha permesso ad altri di dare una mano».

Un piano industriale per ripartire

«Serve un metodo per la ripartenza economica invece di un affastellare di ordinanze» fa sapere il capogruppo Pizzul. Per la ripresa della Lombardia ferita dalla doppia «emergenza, sanitaria ed economica», il consigliere Astuti invoca che «la giunta si attivi in fretta con il consiglio regionale per avviare una cabina di regia» che sappia indicare le modalità e le soluzioni per una ripartenza. «È urgente – spiega Astuti – la giunta deve coinvolgere tutte le forze politiche in consiglio regionale e quelle sindacali e datoriali, costruendo rapidamente un piano industriale straordinario. Per un piano del genere c’è bisogno di qualche settimana e dobbiamo essere già pronti quando si riapriranno le attività. Dobbiamo costruire insieme e velocemente questo cambiamento. Una volta stabilite le priorità e le filiere da sostenere, possiamo pensare di utilizzare Finlombarda per progetti specifici».

Nelle mani di Tito Boeri

E per dare spessore a questa sfida il Pd lombardo suggerisce un nome preciso, quello di Tito Boeri, economista milanese e già presidente dell’INPS. Una figura, sintetizza Samuele Astuti, «autorevole, capace, che ha dimostrato generosità e autonomia e ha le qualità tecniche e umane per aiutare in questo difficile percorso». Una scelta, precisa Pizzul, diversa da quella di Guido Bertolaso, chiamato da Attilio Fontana «per un progetto settoriale avulso dal resto dell’emergenza. Noi invece riteniamo necessario affidarsi ad una personalità che tenga assieme, che faccia un lavoro comune».

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