SOMMA LOMBARDO – L’area di degenza post critica allestita all’ospedale Bellini per ospitare i pazienti affetti da Coronavirus ha di fatto cancellato temporaneamente la degenza riabilitativa, da anni fiore all’occhiello dell’offerta sanitaria sommese.
Tutto tornerà come prima
La riconversione dei letti per la riabilitazione ha immediatamente mobilitato il Comitato Pro Ospedale Angelo Bellini che ha preso contatti con i vertici ospedalieri tramite il sindaco Stefano Bellaria. «Abbiamo avuto rassicurazioni da parte del dg Eugenio Porfido che si tratta di una situazione emergenziale», spiega Mauro Tapellini del Comitato. «Ci hanno assicurato che una volta terminata l’emergenza tutto tornerà come prima. Naturalmente noi rimaniamo con gli occhi ben aperti per essere sicuri che la promessa venga mantenuta».
La riorganizzazione interna
I pazienti Covid-19 occupano oggi l’intero primo piano del Bellini. Sono circa 35 posti letti, un terzo dell’intera disponibilità dell’ospedale di Somma Lombardo che al momento continua a mantere pienemente operativi gli altri reparti, ovvero l’oculistica, la medicina e la cardiologia. E’stata sacrificata la degenza riabilititativa, con una parte del personale riconvertita per l’emergenza Coronavirus. Altri sono stati invece momentaneamente trasferiti nelle diverse strutture dell’Asst Valle Olona in cui la riabilitazione è ancora garantita.
Accessi riservati
Il trasferimento dei pazienti Covid-19 a Somma ha creato allarme in particolare perché l’interno dell’ospedale Bellini ospita anche una casa di riposo, il Girasole. Con accessi e personale dedicati, però, sono state date ampie rassicurazioni da parte della dirigenza sanitaria affinché il primo piano rimanga completamente isolato dal resto della struttura, evitando possibilità di contagio che – per una fascia di popolazione anziana – potrebbe avere conseguenze letali.