Pato al Milan? Se queste sono le operazioni di Elliot, meglio non illudere i tifosi

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Quella di Pato al Milan spero tanto sia una clamorosa bufala. Sì perchè se i rossoneri per davvero volessero riportare a casa il “Papero” ci sarebbe davvero di che preoccuparsi. Con tutti i limiti di bilancio e le controindicazioni alle quali il Milan dovrà attenersi, se queste sono le operazioni del Fondo Elliot, accolto da più parti come il “Messia”, meglio non farsi molte illusioni. E lo dico ai tifosi del Milan che, legittimamente, si aspetterebbero ben altre operazioni da chi ha alle spalle una tale potenza di fuoco. Se poi dal mitragliatore, l’unico colpo in uscita è quello di Pato, meglio essere chiari con i tifosi evitando di alimentare voli pindarici. Pato è un giocatore in caduta libera. E’ coinvolto suo malgrado in un crollo verticale, secondo un paradigma ormai consolidato.

Pato l’anatroccolo

La dinamica è quella del precipizio. Che lo si lasci in santa pace ovunque si trovi in questo momento (Cina). Ibra è una cosa, Pato è tutta un’altra storia. Un conto è portare a Milano il vecchio, ma sempre prorompente campione svedese, altro conto è invece puntare su chi già qualche anno fa a Milano nel suo ultimo buio periodo si fece riconoscere più per i cuori infranti che non per le porte avversarie violate. Lampi poi in giro per l’Europa, in particolare in Spagna, ma poi solo tenebra foschissima. Che poi, lampi in Spagna? Due gol in 14 partite. Se il progetto tecnico del Milan vuol ripartire da Pato, non esiste alcun piano sportivo. Nessun valore aggiunto. Nulla di nulla. Il Milan è una società leggendaria: ha bisogno di ben altri colpi e di Pato ne può fare tranquillamente a meno.

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