Con Enrico Letta la Dc è davvero finita

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Enrico Letta

di Luigi Patrini

Un amico impegnato in politica qualche giorno fa mi diceva che, con l’elezione di Letta alla carica di segretario del PD, la storia della DC è davvero finita: gli epigoni di centro-destra ormai si stanno definitivamente dissolvendo e, con la sua scelta di fare della legge Zan e del voto ai 16enni la bandiera del “suo” nuovo PD, anche Letta, ultimo “enfant prodige” di una classe politica che annovera tra i suoi uomini di punta personalità come De Gasperi, Moro, Fanfani, Cossiga e altri ancora, ha fatto finire in modo inglorioso anche la sinistra DC, che pure vantava nelle sue fila personalità del calibro di Donat-Cattin, Bodrato, Martinazzoli, Tina Anselmi, Andreatta.

Quando è stato eletto aveva fatto ben sperare: finalmente il segretario del PD riconosceva che il suo partito era una “Torre di Babele” e diceva che occorreva dare al Paese una legge sui partiti (di cui si sente tanto la mancanza). Non era una vera “Bad Godesberg” che – finalmente – riconoscesse gli errori del passato (cosa che i suoi predecessori, da Togliatti, a Berlinguer, a Occhetto, a D’Alema fino a Zingaretti non si sono neppure mai sognati di fare!), ma sembrava promettesse bene. Non ho particolari simpatie per la sinistra politica, ma speravo che Letta avviasse un processo di rinnovamento che “costringesse” anche il Centro-Destra a fare altrettanto.

I sondaggi che vedono il PD in stallo, con meno preferenze di voto rispetto a FdI e un pelo sopra il M5S dice meglio di ogni cosa le difficoltà di Letta e la ragione della sua continua punzecchiatura ai partiti di destra (cosa che certo non fa grande piacere a Draghi, che, credo, mal sopporti gli analoghi comportamenti da parte di Salvini) e, soprattutto, la sua contradittoria politica verso i 5Stelle: allearsi con loro o distruggerli per fagocitarne l’elettorato? L’elettorato dei 5Stelle è un elettorato anti-politico, mentre il PD ha alle spalle una storia in cui …”la politique d’abord!”, cioè “la politica anzitutto”.

Belle contraddizioni per Letta, costretto ad una politica oscillante che riduce il consenso e congela una situazione politica in cui quasi tutti stanno insieme e sostengono Draghi non perché convinti dalla difficile situazione creata dalla pandemia, ma per il desiderio di non essere tagliati fuori dalla spartizione dei fondi che stanno per arrivare dall’Europa. E’ questo forse il vero motivo della lenta ascesa di FdI, che premia alla lunga solo la bionda Giorgia.

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Luigi Patrini

La poco costruttiva situazione che c’è intorno a Letta, costringe anche il Centro Destra in grande difficoltà, perché i sovranisti salviniani faticano ad essere attraenti per i moderati dell’area, dispersi in piccoli “cespugli” che difficilmente riescono ad aggregarsi tra loro per mancanza di idee forti e di un leader vero, che abbia doti e capacità di giocare il ruolo di catalizzatore che Berlusconi ha sempre voluto tenere per sé, senza rendersi conto che i vecchi partiti della Prima Repubblica avranno avuto tanti difetti, ma avevano delle procedure al loro interno che favorivano il formarsi di una élite dirigente che non può essere costituita da Yesmen scelti dal “Capo” e non usciti dal confronto dialettico e dall’esperienza amministrativa locale, cose che hanno saputo dare forza ai grandi partiti come la DC e il PCI, ma anche a quelli più piccoli come il PLI, PRI, il PSDI e lo stesso PSI.

Nel suo primo discorso ai quadri del PD, con efficace sintesi Letta ha detto: “c’è bisogno di un nuovo PD, non di un nuovo segretario”. Purtroppo non sembra in grado di mantenere la promessa e se il ddl Zan deve essere la nuova bandiera di questo partito, invece che aiutare la gente a risolvere i problemi reali e concreti della vita di tutti i giorni (posti di lavoro, salario dignitoso, trasporti efficienti, giustizia veloce ed efficace, sicurezza, libertà di educazione, servizi sociali ben organizzati, ecc,), c’è da augurarsi che nel centro destra maturino le condizioni per una rinascita che costringa tutti ad affrontare seriamente il ruolo insostituibile dei partiti politici. Purtroppo anche nel centro-destra, però, continuano le tensioni: speriamo che prima o poi si rendano conto tutti della responsabilità che si assumono continuando a …tirare la corda!

Occorre definire con rigore il ruolo “pubblico” dei partiti, elementi insostituibili di mediazione fra la società civile e le Istituzioni pubbliche, fissando regole che ne assicurino il carattere democratico; occorre finanziarli in modo pubblico con controlli rigorosi che garantiscano sull’uso del denaro ricevuto e sulla correttezza democratica nella formazione delle liste per le elezioni politiche e amministrative, e su altre questioni da approfondire meglio. Soprattutto bisogna fare una legge elettorale diversa dal rosatellum, dal porcellum e dall’italicum, tutti di dubbia costituzionalità e si dia agli elettori la possibilità di esprimere reali preferenze, scegliendo persone stimate e note per il loro curriculum professionale e politico. Occorre in qualche modo ripristinare il famoso “cursus honorum” degli antichi Romani: in Parlamento vadano persone che hanno un mestiere, che abbiano fatto esperienze negli Enti locali, dove l’ideologia è vinta dalla concretezza dei problemi e dal rapporto con i cittadini e, magari, che conoscano, almeno un poco, l’inglese!

A destra e a sinistra, poi, c’è un grande problema comune: quello dei cattolici che, saranno pure poco incidenti sul piano elettorale, ma hanno una precisa concezione della politica e sentono sempre più la necessità di rimanere fedeli all’idea che con la religione non si scherza: “A Cesare quel che è di Cesare, a Dio quel che è di Dio”, ma attenzione, perché Dio vuole tutto e a Cesare chiedono cose ben precise per potergli dare il voto…

E sono anche un po’ stanchi di dare il voto al “meno peggio”. Il mio amico aveva ragione: la DC è davvero finita!… i cattolici, però, vogliono “esserci” e desiderano restare “cattolici”, cioè aperti a tutti, ma chiari nella proposta e nell’impegno ad essere loro stessi i primi che la rispettano!

patrini letta dc – MALPENSA24