LONATE POZZOLO – «Se soltanto avessimo voluto far perdere Nadia Rosa, ci saremmo presentati». Giacomo Buonanno (Pd) e il suo gruppo di “Noi ci siamo” respinge l’accusa di aver remato contro l’elezione di Rosa, l’ex segretaria dem oggi sindaco di Lonate Pozzolo con una lista civica – Uniti e liberi – svincolata dai partiti. Ciononostante è stata portata sul palmo di mano dal segretario provinciale del Pd Samuele Astuti come buon esempio di centrosinistra aperto al civismo.
Contro la logica dei gufi
Se avessero voluto fare uno sgambetto politico a Rosa e dunque indirettamente favorire la candidata di centrodestra Ausilia Angelino, sostiene Buonanno, la mossa più indicata sarebbe stata presentare una lista che, pur perdente, avrebbe eroso quella parte dei voti di centrosinistra che, in assenza di alternative, inevitabilmente sono andati a Uniti e Liberi. Il gruppo di “Noi ci siamo” – clamorosamente fuori dalla tornata elettorale dello scorso 10 giugno – si è invece limitato ad annunciare la propria astensione e ad attaccare alcuni esponenti della nuova maggioranza. «La nostra logica – spiega Buonanno – è vincere, non far perdere qualcuno. E siccome abbiamo ritenuto che non ci fossero le condizioni, non ci siamo presentati».
Candidati non all’altezza
Ma come giudica il Pd l’elezione di Rosa? «Ha vinto chi è stato preferito dai cittadini», si limita a dire Buonanno. «Ma il dato vero è l’astensione, segno evidente di disaffezione. Probabilmente non ci sono state candidature tali da convincere gli elettori a uscire di casa».