Pendolari di Busto, rivolta contro Trenord: «Tagli mirati con la scusa del Covid»

BUSTO ARSIZIO – «Pandemia, la scusa perfetta per giustificare carenze di vecchia data». Il Comitato Pendolari Trenord Busto Arsizio non ci sta e parte all’attacco della compagnia ferroviaria regionale che ha falcidiato le corse per Milano giustificando le soppressioni con le assenze del personale per il Covid. «I tagli delle corse – fanno notare i pendolari di Busto Nord – colpiscono soprattutto i Malpensa Express da e per Cadorna, da tempo osteggiati a favore di Centrale, e i notturni, dove Trenord da anni esprime importanti criticità». Intanto i pendolari pagano i loro abbonamenti, rimasti invariati, per un servizio ampiamente ridimensionato.

Il diretto per Cadorna nel mirino

Con l’aumento incontrollabile dei casi di Covid-19 Trenord si è vista costretta a operare centinaia di soppressioni di corse. Tra i treni cancellati, guarda caso, c’è ancora una volta il Malpensa Express da/per Cadorna, che da lunedì 10 gennaio passerà solo una volta all’ora, anziché due. «Visti i precedenti e ricorrenti tentativi di operare in tal senso, ci chiediamo se la pandemia non stia fornendo la scusa perfetta per procedere in una direzione che noi pendolari da sempre osteggiamo sulla base di dati oggettivi – si legge in una nota del Comitato Pendolari Trenord Busto Arsizio – questa soppressione aumenterà il sovraffollamento dei Novara, già abbastanza pieni, in base alla situazione di novembre e dicembre: non sarebbe tollerabile nemmeno senza pandemia, adesso più che mai mina la sicurezza a bordo di tutti i viaggiatori».

Le soppressioni notturne

Nel mirino dei pendolari bustesi anche la soppressione di tutti i treni dalle 23.30 alle 5: «Anche qui, è un caso che questa fascia sia già fra le più disagiate da ben prima che iniziasse la pandemia? – prosegue la nota – ricordiamo che Trenord offre un servizio pubblico, finanziato da soldi pubblici: sopprimendo tutti i treni in orario notturno, si causano gravi disagi ai lavoratori interessati, disagi che si aggiungono a quelli di lavorare in presenza in tempo di pandemia. Rileviamo inoltre che, se le corse dei treni sono diminuite, i costi degli abbonamenti restano invariati e addirittura ingiustificati, se chi ne sottoscrive uno poi si vede cancellati i treni che prenderebbe. Perché a pagare devono essere sempre i pendolari?».

L’appello a Trenord

«La situazione è pesante per tutti, ma Trenord, Ferrovie Nord e Regione hanno avuto fondi e tempo per attrezzarsi per le emergenze, invece i fondi sono stati usati per ripianare perdite e fare investimenti alternativi – dichiara Paola Gallazzi, portavoce del Comitato Pendolari Trenord Busto Arsizio – mancano treni e personale, ma questa ondata è solo l’ennesima scusa per mascherare una situazione problematica da anni. Non si capisce poi perché sia sempre la tratta Malpensa Cadorna a essere penalizzata». A questo punto i pendolari chiedono con forza che Trenord si adoperi da subito per superare l’emergenza entro la data del 16 gennaio, come annunciato, restituendo due Malpensa Express da e per Cadorna all’ora, e ripristinando un servizio di minima nella fascia notturna.

Assenze Covid, Trenord taglia il Malpensa Express per Cadorna: una corsa ogni ora

busto arsizio pendolari trenord – MALPENSA24