Pendolari lombardi: falsa partenza per la tariffa integrata dei trasporti

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LEGNANO – Pendolari disorientati, personale Atm e Trenord impreparato, tratte ancora non comprese. È il quadro negativo tracciato dai pendolari lombardi dieci giorni dopo l’entrata in vigore, il 15 luglio, del nuovo sistema tariffario, che ha fra gli obiettivi semplificare le cose ai viaggiatori con un biglietto unico sul territorio della città metropolitana di Milano e della provincia di Monza-Brianza indipendentemente dai mezzi usati (treno, metropolitana o autobus) e dalle aziende di trasporto coinvolte. «Una riforma a lungo attesa è stata gestita male e sta mettendo i viaggiatori in difficoltà nel capire come fare abbonamenti settimanali e mensili» si legge in un comunicato condiviso da tutti i comitati pendolari della Lombardia, fra cui quelli dei pendolari di Busto Nord, dei pendolari sulla tratta Gallarate-Milano e dei viaggiatori Trenord del nodo di Saronno.

I comitati viaggiatori: «Ancora molti dettagli da definire»

«L’accordo esteso al sistema ferroviario, presupposto per una vera integrazione completa, è stato rimandato e poi trovato con qualche difficoltà in zona Cesarini e tutt’ora presenta aspetti ancora da definire» lamentano i comitati, che fra le criticità segnalano: incertezza sull’uso delle vecchie tessere Trenord (ad esempio gli abbonamenti settimanali integrati non possono essere caricati prima di ottobre a seguito della riconfigurazione dei sistemi informatici); incertezza sui titoli di viaggio del Malpensa Express in 1.a e 2.a classe; la perimetrazione provvisoria dei confini del nuovo sistema, a causa della mancata chiusura degli accordi necessari per ricomprendere nell’integrazione con Trenord alcuni comuni interessati dallo STIBM (il nuovo Sistema Tariffario Integrato del Bacino di Mobilità) ma fuori dalle province di Milano e Monza.

«Transizione nel caos, subito “biglietto breve”»

Per i comitati dei pendolari, il dibattito tra Regione e Comune di Milano sul nuovo sistema tariffario ha portato a escludere per il momento Trenord, «vanificando in parte lo scopo del biglietto unico che sarebbe dovuto partire integrando ogni modalità di mezzi pubblici. Questa decisione ha provocato un caos nella gestione del periodo transitorio, in quanto Atm ha subito realizzato un sito internet dedicato, mentre Trenord ha dovuto organizzarsi con un margine di tempo troppo ridotto». Inoltre i viaggiatori che usano solo la gomma (ad esempio Movibus nel Legnanese) sono penalizzati in quanto non è prevista una tariffa che comprenda i mezzi pubblici milanesi. L’auspicio dei viaggiatori è «l’introduzione rapida del cosiddetto “biglietto breve” per contenere i costi maggiorati sostenuti dall’utenza».

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