Lavori e polemiche a Busto: fa discutere la nuova piazza Vittorio Emanuele

piazza vittorio emanuele busto

BUSTO ARSIZIO – Due piazze: quella reale, la Vittorio Emanuele attesa da più di un decennio e quella virtuale di Facebook dove il dibattito è acceso. La prima, anche se non ancora del tutto ultimata, giorno dopo giorno, mostra il rinnovato volto ed è ormai popolata dai cittadini che, finalmente, ci possono passare. E, seppur con qualche mugugno, anche parcheggiare. La seconda, quella di Facebook, è anch’essa piuttosto vivace. Ma di polemiche. E dopo le querelle sull’opportunità di avere un Savoia per l’inaugurazione, ora il dibattito ha cambiato argomentazioni ed è tutto sull’estetica, sulla funzionalità e su quel pugno di posti auto che “macchia” la quasi totale pedonalizzazione di questo spazio restituito alla vita della città.

I primi giudizi

La piazza più attesa di Busto, non ancora inaugurata, e nemmeno finita a dir la verità, continua a far parlare la città. Archiviato il caso Emanuele Filiberto, che il 17 novembre sarà presente al taglio del nastro, ora ad animare il dibattito è il risultato dei lavori. E’ bastato un post sulla pagina Facebook  Città di Busto, con tanto di fotografia panoramica dello stato dell’arte dell’opera per dare il la a commenti e considerazioni. Inevitabile la creazione di due opposte fazioni. Da un lato, non molti nel contesto virtuale, sono arrivati commenti di apprezzamento o comunque inviti ad attendere per lo meno la fine dei lavori prima di esprimere un giudizio. Dall’altro c’è chi ha subito puntato il dito su una serie di dettagli che hanno deluso le aspettative.

C’è chi l’ha subito definita “triste” e “spoglia”. Forse per via del fatto che l’occhio dei cittadini ci aveva ormai fatto l’abitudine a vederla tutta impacchettata. In effetti, ora il colpo d’occhio sulla piazza la fa apparire smisuratamente grande e vuota. In attesa dei grandi eventi annunciati, che in futuro faranno di questa piazza il cuore pulsante della vita sociale cittadina, le aree verdi create non bastano a riempirla e a renderla “meno spiazzante”. Ma in questo caso ci vuol pazienza per vedere crescere quegli alberi. Quindi per ora la bellezza che darà questo tocco di verde, la si può solo immaginare.

C’è ancora da fare

Non bisognerà invece attendere molto per valutare l’effetto che faranno gli arredi scelti e che verranno posizionati nelle prossime settimane. Dettagli che potranno fare la differenza. Ma non porteranno certo colore, poiché le tonalità principali scelte per caratterizzare questo spazio sono tenui e coloro che si aspettavano emozioni cromatiche vivaci, dovranno ricalibrare le aspettative. Rivalutando il tutto quando entreranno in funzione le fontane con i giochi di luce e verrà rifatta anche la facciata del palazzo Cicogna. Ma tutto ciò è anche un questione di gusti e di senso dell’estetica, argomento questo piuttosto soggettivo. Intanto si continua a lavorare. E a sistemare le cose che hanno subito mostrato qualche magagna come le doghe del palco e le rastrelliere delle biciclette.

Via i parcheggi

Al netto delle considerazioni tecniche su posa dei sampietrini, usura del fondo ed eventuali manutenzioni, che alcuni cittadini prevedono essere necessarie a breve, la cosa che ha lasciato tutti perplessi è stata la scelta di ricavare una decina o poco più di posti auto. Stalli che più che dar fastidio alla vivibilità stridono con la destinazione che dovrebbe avere piazza Vittorio Emanuele. Insomma le quattro ruote, anche se ferme e relegate tutte su un lato, non sono le benvenute. L’attesa della gente era quella di poter godere di una piazza completamente libera dalle auto. E proprio i parcheggi e la richiesta di modificare la scelta sono anche oggetto di una mozione presentata dal consigliere Diego Cornacchia, il quale ha subito colto le perplessità di cittadini e professionisti.

Piazza Vittorio Emanuele busto

Il dato di fatto

Tra spigoli vivi che «potrebbero essere pericolosi per i bambini» e scelte cromatiche “anonime” c’è però un dato incontestabile: se per anni si è parlato di una piazza paralizzata e sottratta al centro, ora si discute di una spazio recuperato e che di fatto allarga il salotto bustocco a cielo aperto. Vinta questa sfida, ora l’amministrazione è chiamata a una prova ancor più complessa: renderla viva. Ma soprattutto renderla armonica con il resto del centro. Già, perché quel palco in pianta stabile lascia presupporre che il grosso dei grandi eventi (quali, lo vedremo) sarà qui. E il timore, che per ora rimane sotto traccia, tra chi in questi anni si è sempre battuto per rendere vivo il cuore della città, è che la nuova piazza sia troppo attrattiva a discapito di un centro, che resta comunque sempre a due passi a piedi.

 

piazza vittorio emanuele – MALPENSA24