LEGNANO – È iniziata con una sala gremita a Legnano la tradizionale rassegna dei Giovedì Letterari della Contrada San Bernardino, che quest’anno avrà, oltre agli appuntamenti con autori di fama nazionale, momenti dedicati alla storia del Medioevo e al mondo del Palio. Primo appuntamento, giovedì 24 ottobre, con il professore Duccio Balestracci, docente di Storia Medievale e Civiltà medievali all’Università di Siena e autore del saggio “Il Palio di Siena. Una festa italiana”. Lo ha presentato e ha dialogato con lui Amanda Colombo.
Balestracci a San Bernardino: «Senza contrade il Palio non avrebbe senso»
Nel corso della serata, il prof. Balestracci (nella foto sopra, al centro) ha ricostruito gli eventi che hanno generato la corsa di cavalli più famosa del mondo e come nascono le contrade. Per molti aspetti, si tratta di una vetrina del modo in cui, nei secoli, si è trasformata la festa urbana italiana e si è consolidato l’immaginario che essa ha suscitato. «Si tratta – ha spiegato Balestracci – di un contesto culturale e un patrimonio identitario non solo senese ma di tutta l’Italia». Quanto alle dinamiche con cui sono nate le contrade, «non è semplice spiegarlo a chi non si immerge al loro interno. Le contrade sono centri di aggregazione, socialità e anche mutuo soccorso, diventano come una famiglia e sono il motore che dà senso alla festa del Palio, perché il Palio senza le contrade non avrebbe senso».
Vignati a Sant’Ambrogio: «Concluso trittico di emozioni personali»
Tanta curiosità e posti esauriti anche al maniero di Sant’Ambrogio per Angelo Vignati, contradaiolo doc nonché ex capitano della contrada, che ha presentato il suo nuovo libro, il terzo, intitolato “Yesterday” in occasione del ciclo di incontri con gli autori del territorio “Inchiostro e Terra”, con l’introduzione di Rossana Nicoletti e la lettura di alcuni brani da parte della Gran Dama Rosanna Garavaglia. «Termina con “Yesterday” un trittico di racconti che nella mia mente ho titolato “I ricordi e le emozioni”» ha detto un Vignati emozionato, aggiungendo che questo è il libro che più ha amato e che non smette di rileggere. Pur essendo un’opera di fantasia, riporta tanti momenti e stati d’animo, gioie e dolori che hanno fatto parte della vita dell’autore. Al termine, Angelo ha ringraziato la sua contrada e chi l’ha sostenuto fino ad oggi in questo suo percorso letterario, che ha già in cantiere un nuovo libro.