Piscina di Cerro, il Comune ai cittadini: «Il futuro dipende da Nuoto A. M.»

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CERRO MAGGIORE – «Carissimi concittadini, la prosecuzione degli abbonamenti e la loro rinnovabilità e più in generale l’accesso alla piscina dipendono dalla collaborazione che si auspica che la società Nuoto Altomilanese voglia finalmente prestare»: è il testo della lettera che l’Amministrazione comunale di Cerro Maggiore ha scritto con i suoi legali in merito alla questione della piscina e inoltrata alle e-mail (quasi 200) pervenute all’indirizzo piscina@cerromaggiore.org per avere chiarimenti sul futuro dell’impianto. La gestione era stata affidata nel 2009 dall’amministrazione di Antonio Lazzati alla società Nuoto Altomilanese, con cui era stato sottoscritto un contratto di concessione per la costruzione e gestione della piscina, senza costi per la collettività. «Tuttavia – precisa l’attuale Amministrazione – nel 2014, durante l’esecuzione dei lavori, la società Nuoto Altomilanese ha espresso la necessità di ottenere un mutuo per 1,5 milioni di euro per ultimare la realizzazione della struttura».

Arrivate quasi 200 e-mail dopo “conto” da 1,7 milioni

Segue la ricostruzione dei fatti comunicata ai cerresi. «Il Comune – scrive l’Amministrazione guidata dal sindaco Giuseppina Berra – ha deciso di rilasciare una fideiussione che garantisse all’Istituto del Credito Sportivo, quale erogatore del mutuo, il pagamento integrale dello stesso sul presupposto che la società Nuoto Altomilanese facesse fronte ai propri obblighi di rimborso». Invece «quest’ultima non ha provveduto a pagare i canoni del mutuo, spingendo l’ICS ad attivare la garanzia prestata dal Comune che ha quindi dovuto far fronte al pagamento di 1,7 milioni di euro (comprensivi di sanzioni e interessi)» per evitare di interrompere l’uso della struttura. Di conseguenza, lo scorso 4 novembre il Comune ha risolto il contratto stipulato con la società concessionaria e si è attivato per «garantire la possibilità di utilizzo di un bene pubblico, quale la piscina, a tutti gli utenti e i cittadini interessati a praticare attività sportiva».

«Società non ha rispettato il contratto di concessione»

La società Nuoto Altomilanese ha anche ceduto, «in maniera non allineata al contratto di concessione», il diritto di superficie riconosciutole dal Comune, ad una società (Gruppo Arcobaleno Srl) che non ha alcun rapporto con l’ente comunale. «Potete ben comprendere quindi – scrive l’Amministrazione ai cittadini – che, su un piano concreto, tutti i dubbi circa la prosecuzione degli abbonamenti e la loro rinnovabilità e più in generale l’accesso alla piscina dipendono dalla collaborazione che si auspica che la società Nuoto Altomilanese voglia finalmente prestare, anche in considerazione del salvataggio del Comune (costato 1,7 milioni) che consente a tutti, ancora oggi, di usufruire dell’impianto». La lettera si conclude con l’impegno ad aggiornare i cittadini «non appena avremo novità rilevanti».

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