Pogacar prende tutto, anche la Freccia Vallone

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L’uomo delle lunghe fughe, stavolta si accontenta di scattare a meno di 200 metri dal traguardo, ma tanto basta a Tadej Pogacar per conquistare il successo nella Freccia Vallone.

Praticamente nessuno è riuscito a rompere le uova nel paniere del favoritissimo sloveno, nessuno dei grandi rivali lo ha attaccato e Tadej è stato politato benissimo da Ulissi e compagni e a 200 metri ha risposto all’accelerazione di Bardet, ha cambiato rapporto, ha saltato il francese ed è andato a vincere. Alle spalle di Pogacar il danese Skjelmose della Trek Segafredo e lo spagnolo Landa della Bahrain Victorious. Quinto posto finale per un pimpante Giulio Ciccone.

LA CORSA – L’edizione ottantasette della Freccia Vallone, subito dopo il via ha visto diversi atleti cercare la fuga. A riuscire nell’intento sono stati otto coraggiosi: Daryl Impey (Israel – Premier Tech), Lawrence Naesen (AG2R Citroën Team), Georg Zimmermann (Intermarché – Circus – Wanty), Jacob Hindsgaul (Uno-X Pro Cycling Team),Søren Kragh Andersen (Alpecin-Deceuninck), Raúl García Pierna (Equipo Kern Pharma), Johan Meens (Bingoal WB) e Jetse Bol(Burgos-BH) sono stati in avanscoperta dal ventesimo chilometro.

A poco più di settanta chilometri dalla conclusione, proprio in prossimità del primo passaggio dalla linea d’arrivo, il trenino di testa ha perso un “vagoncino”: Lawrence Naesen che qualche istante dopo è stato raggiunto dal gruppo inseguitore guidato dalla UAE Team Emirates.

Tra i 60 e i 50 Km al traguardo la fuga di giornata si è sfaldata e sono rimasti al comando solo Georg Zimmermann (Intermarché – Circus – Wanty) e Søren Kragh Andersen (Alpecin-Deceuninck). Poco prima del suono della campana, sul muro di Huy, Samuele Battistella si è lanciato all’inseguimento dei fuggitivi portandosi a ruota Louis Vervaeke.

A trentuno chilometri dal traguardo si è formato così un quartetto di battistrada: Louis Vervaeke (Soudal – Quick Step), Georg Zimmermann (Intermarché – Circus – Wanty), Samuele Battistella (Astana Qazaqstan Team) e Søren Kragh Andersen (Alpecin-Deceuninck).

All’ultimo passaggio sulla Côte de Chérave, grande forcing di Diego Ulissi per capitan Pogacar: netta scremata al gruppo e ruote eccellenti come quelle di Bilbao e Higuita saltano.

Intanto davanti è rimasto il solo Vervaeke che è stato raggiunto proprio sulle prime rampe del Muro di Huy, quando è iniziata la battaglia per la vittoria conclusa – per l’ennesima volta quest’anno – con il 24enne sloveno a braccia alzate e sul primo gradino del podio. 

Articolo a cura di Tuttobiciweb.it

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