Pomeriggi da Fiaba in Biblioteca a Castellanza: c’è “Il pesciolino Nariman”

di Sarah Zambon

CASTELLANZA – In Biblioteca ripartono gli appuntamenti dedicati a bambini e ragazzi, nati per promuovere l’amore per la letteratura attraverso il teatro. Sabato 13 gennaio alle 16.45, nella Sala delle Conferenze della Biblioteca civica di piazza Castegnate, la bolognese Società della Civetta metterà in scena “Il pesciolino Nariman”, liberamente tratto dal capolavoro dello scrittore iraniano Samad Behrangi, “Il pesciolino nero”. Lo spettacolo è realizzato con una tecnica mista di narrazione e manipolazione di oggetti, che lo rende appassionante e dinamico. L’incontro è consigliato a partire dai 2 anni di età. L’ingresso è libero e gratuito fino ad esaurimento posti e non occorre la prenotazione.

La storia di Nariman

Nariman è un piccolo pesce tutto nero che, con coraggio e determinazione, abbandona la madre e il
ruscello dov’è nato per andare a scoprire il mare: stupefacenti incontri con creature sconosciute, mille peripezie e pericoli inimmaginabili costelleranno il suo lungo percorso di scoperta e crescita, nel nome della curiosità e per amore della conoscenza. Impossibile non trovare un’analogia con il fortunato film d’animazione della Disney Pixar “Alla ricerca di Nemo”, uscito nelle sale cinematografiche nel 2003, anche se la trama differisce in più punti: il regista e sceneggiatore Andrew Stanton ha affermato che l’idea iniziale gli venne da bambino, divertendosi ad osservare i pesci che nuotavano nell’acquario del suo dentista, che credeva provenissero direttamente dall’oceano e avessero il desiderio di tornare a casa.
“Il pesciolino nero”, pubblicato in Iran nel 1968, fu l’ultima opera dello scrittore ed attivista politico Samad Behrangi: pochi mesi dopo l’uscita del libro, l’autore venne trovato morto annegato nel fiume Arasse, in Azerbaijan, in circostanze ritenute sospette. Aveva solo 29 anni.

La Compagnia Teatrale

La Società della Civetta, fondata a Bologna nel 2007 dall’attore e regista Guglielmo Papa, rivolge la
propria attività all’elaborazione di linguaggi teatrali originali destinati alle nuove generazioni. Nasce dalla necessità di condividere l’esperienza teatrale con altre figure professionali nel campo dell’infanzia – pedagogisti, educatori, psicologi – e di aprirsi all’incontro con discipline artistiche e culture diverse. La ricerca e la produzione della compagnia sono indirizzate al pubblico dei bambini e dei ragazzi e un’attenzione particolare è rivolta alla primissima infanzia, con esperienze di teatro dove l’importanza del gesto e la cura dei particolari generano una vera e propria poetica dell’attenzione nei confronti della scena e del lavoro dell’attore.

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