Caro Direttore,
seguo da sempre con interesse i tuoi pezzi, sagaci e mai banali, e mi complimento per il ruolo importante che Malpensa 24 ha assunto tra i media della nostra Provincia. Debbo però confessarti che, da cittadino di Busto Arsizio, mi sembrano veramente eccessive le critiche che tu e i giornalisti di Malpensa24 dedicate al nostro sindaco Emanuele Antonelli.
Possibile che su di lui si leggano solo commenti negativi? Perché quando inizio a leggere un articolo su Emanuele Antonelli so già che finirà con un giudizio negativo?
Anche nel tuo editoriale del 4 maggio, intitolato “Cittadini responsabili, la politica invece no”, dopo aver scritto “Anche in alcune città del nostro territorio, orfane di vere leadership, con amministrazioni assediate dalla politica politicante di classi dirigenti assolutamente inadeguate alla bisogna”, aggiungi, a titolo esemplificativo, “vogliamo parlare di Busto Arsizio?”.
Scusami lo sfogo e auguri per sempre maggiori successi.
Roberto Porrello
Busto Arsizio
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Caro avvocato Porrello,
comprendo il tuo disagio, che è anche il nostro. Quanto vorremmo evitare critiche al sindaco Emanuele Antonelli, ma lui sembra faccia di tutto per essere criticato, non soltanto da noi. Sapessi quante volte componenti della sua stessa maggioranza si sfogano con noi, dandoci ragione, ma pregandoci nel contempo di non scoprirli. Va però detto che non tutti i nostri articoli sono a suo sfavore, purtroppo le occasioni per parlarne bene sono così poche che questo, credimi, imbarazza persino noi.
Forse tutto sarebbe più semplice se il signor sindaco di Busto Arsizio uscisse dal guscio di supponenza politica in cui si è rinchiuso, chiudendoci da più di un anno la porta in faccia. Caro Roberto, da quanto tempo ci conosciamo? Credi che i miei colleghi ed io siamo disposti a inchinarci di fronte a coloro che ci sbeffeggiano, ritenendoci un “giornalino”? Sempre pronti a un chiarimento e a concedere tutto lo spazio che vuole a Antonelli per le repliche. Ma un giornale, piccolo o grande che sia, non può derogare dalla sua indipendenza, che è sinonimo di libertà. E di dignità.
Vincenzo Coronetti