Premiate a Villa Recalcati le nuove 123 Green School della provincia di Varese

VARESE – «La sensibilità della Provincia per le politiche ambientali è consolidata e, oltre al decennale progetto Green School, proprio pochi giorni fa, abbiamo anche dato risalto all’iniziativa della “Spesa sballata”», ha sottolineato il consigliere provinciale alla partita Michele Di Toro, presente alla consegna dei diplomi di scuola “amica” dell’ambiente che si è tenuta questa mattina, lunedì 5 giugno, nella sala convegni di Villa Recalcati alla presenza di alunni e docenti che quest’anno hanno aderito al grande progetto ambientale dedicato alle scuole.

123 scuole green

Sono 123 I plessi scolastici della provincia di Varese che quest’anno hanno ottenuto la certificazione volontaria Green School assegnata dal Comitato Tecnico Green Schoo costituito da Provincia di Varese, Agenda 21 Laghi, Uninsubria, Cast, Jrc di Ispra con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Varese. Nel dettaglio: 15 scuole in classe A, 25 in classe B, 57 in classe c e 26 in classe D.

Le scuole con il supporto del Comitato Tecnico Scientifico ce l’hanno messa tutta per portare a termine un percorso molto impegnativo e per ottenere il prestigioso riconoscimento che permette di entrare nella rete delle Green School, che ormai ha assunto una diffusione a livello nazionale in quanto, oltre alle provincie della Lombardia, interessa scuole delle città Metropolitane di Cagliari e Roma, di Livorno e della Regione Valle D’Aosta.

Il percorso per diventare green

Le scuole aderenti al progetto sono state supportate nell’affrontare il progetto attraverso cinque incontri di formazione sulle tematiche Green School dedicati al corpo docente e più di 140 sopralluoghi da parte dei referenti del Comitato Tecnico Scientifico presso gli istituti scolastici, durante i quali oltre a insegnanti e dirigenti sono stati organizzati anche incontri con gli studenti.

Dall’11 al 30 maggio, inoltre, oltre 120 delegazioni di studenti e insegnanti delle scuole candidate a diventare Green School sono state ricevute e valutate da apposite commissioni di esperti che hanno successivamente definito i punteggi validi ai fini dell’assegnazione della classe di certificazione

Le Green School hanno aderito al percorso sviluppando nel corso dell’anno scolastico 2022/2023 diverse iniziative e buone pratiche sostenibili per ridurre concretamente le emissioni di CO2 della scuola e del suo indotto e, in generale, per promuovere modelli e stili più sostenibili nelle famiglie e nel territorio.

I numeri delle Green School

Green School è un’iniziativa che esiste da oltre dieci anni, ma se prima era seguita solo da qualche scuola “pioniera” ora vi sono interi istituti comprensivi impegnati nella sfida di diventare delle scuole eco-attive. Si è passati da meno di un migliaio di studenti e da 80 insegnanti coinvolti all’inizio agli oltre 25.000 alunni e 2.300 insegnanti attuali.

Ma come si distingue una Green School? 

Il logo esposto sui siti internet e sugli ingressi delle scuole è buon segno per riconoscere le scuole certificate, ma la differenza sostanziale la si nota dall’eco-attività sviluppata dalla scuola che collabora fattivamente per uno sviluppo più sostenibile del territorio in cui è insediata.

Abbasso la Co2

I risultati più soddisfacenti in termini CO2 equivalente non emessa sono principalmente generati dalle esperienze di Green School che hanno adottato misure di mobilità casa-scuola sostenibile come ad esempio pedibus, ma anche bicibus o semplicemente l’andare a scuola a piedi in autonomia, perfezionato la raccolta differenziata rendendola più efficace, hanno fatto il possibile per ridurre l’utilizzo di prodotti monouso portando le borracce in classe, usando le brocche a pranzo, diminuendo gli imballaggi delle merendine sostituendole con frutta, verdura, torte fatte in casa portate in contenitori in modo da anticipare di fatto la normativa europea sull’abolizione dei prodotti di plastica usa e getta.

Ma le Green School non lavorano solo sui rifiuti e sulla mobilità. Ci sono scuole che hanno ridotto concretamente i consumi idrici controllando perdite dei rubinetti, installando filtri rompigetto e bottiglie di acqua negli sciacquoni e, allo stesso modo, i consumi di energia elettrica ponendo attenzione all’uso smodati delle luci e dei dispositivi elettrici (es. LIM, pc, ecc.). Altre ancora si sono cimentate nella riduzione degli sprechi alimentari a mensa concordando dei menù più graditi e recuperando le eccedenze alimentari.

Infine, alcune hanno lavorato sulla componente natura e biodiversità, ma con un approccio innovativo rispetto ai semplici laboratori e/o visite nei parchi: costruendo pozze per anfibi, monitorando delle specie, creando delle casette per uccelli e insetti, riprogettando delle aree verdi in collaborazione con il Comune in cui hanno sede.

La rete

Questi risultati, insieme all’eccellenza dei lavori svolti e all’impegno delle scuole, danno una forte motivazione al Comitato Tecnico Scientifico del progetto che ha dichiarato l’interesse a sostenere sempre di più le attività di educazione allo sviluppo sostenibile impegnandosi a consolidare il progetto Green School, che intende diventare una prassi e un percorso formale di scala provinciale a cui potranno partecipare tutte le scuole, sviluppando ulteriormente la capacità di attuare buone pratiche, i metodi di valutazione e gli strumenti formativi e comunicativi a supporto delle scuole: formalizzare la rete di scopo delle Green School e creare una rete provinciale per l’educazione allo sviluppo sostenibile che coinvolga secondo una strategia d’azione comune i referenti delle istituzioni scolastiche come l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia – Varese e gli altri soggetti del territorio (es. enti locali, università, associazioni, imprese, enti di ricerca, ecc.) favorendo sempre più le sinergie e fornendo maggiori opportunità per le scuole; diffondere l’approccio e i metodi del progetto Green School a scala regionale e nazionale collaborando con altre realtà lombarde e nazionali nello sviluppo di obiettivi e strumenti comuni a favore dell’educazione allo sviluppo sostenibile. In quest’ottica è infatti attivo il progetto Green School Italia finalizzato a radicare l’approccio green school in altre province italiane.

Se il progetto Green School sta diventando un’eccellenza è anche merito dei Comuni e di tutti gli altri soggetti (associazioni, aziende per la gestione dei rifiuti, Regione Lombardia, Ats Insubria, Arpa, Alfa, Enti parco e Comunità Montane, cittadini volontari, comitati di genitori, protezione civile, Gev, volontari, ecc.) che, grazie alle loro attività/progetti o più semplicemente alle loro competenze, collaborano ogni anno con le scuole fornendo un supporto concreto e operativo ai docenti e agli studenti impegnati a diventare Green School.