Alessandro Preziosi in manicomio, il suo Van Gogh in scena al Manzoni

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BUSTO ARSIZIOVincitrice del Premio Tondelli a Riccione Teatro 2005, a Busto arriva “L’odore assordante del bianco”, opera che vedrà Alessandro Preziosi nelle vesti di Vincent Van Gogh prigioniero in manicomio. Lo spettacolo firmato da Stefano Massini, una coproduzione di Khora Teatro e Teatro Stabile d’Abruzzo, andrà in scena giovedì 14 novembre alle 21 con la regia di Alessandro Maggi.

La visita del fratello Theo

È il 1889 e l’unico desiderio di Vincent è uscire dalle austere mura del manicomio di Saint Paul de Manson. La sua prima speranza è riposta nella visita inaspettata del fratello Theo, che ha dovuto prendere quattro treni, e persino un carretto, per andarlo a trovare. Nella devastante neutralità del vuoto, Van Gogh – un’intensa interpretazione di Preziosi – tenta di sfuggire all’assenza di colore, all’immutabilità del tempo, soggiogato dalla sua stessa dinamica cerebrale.

Con il fiato sospeso dall’inizio alla fine

Attraverso l’imprevedibile metafora del temporaneo isolamento del pittore, lo spettacolo è una sorta di thriller psicologico che ruota attorno al tema della creatività artistica, dove la tensione narrativa tiene lo spettatore con il fiato sospeso dall’inizio alla fine. Come può vivere un grande pittore in un luogo dove non c’è altro colore che il bianco? La drammaturgia asciutta, tagliente ma al contempo ricca di spunti poetici, offre considerevoli opportunità di riflessione sul rapporto tra le arti e sul ruolo dell’artista nella società contemporanea.

Una serie infinita di universi possibili

«Van Gogh è significante e significato di sé stesso», ha dichiarato Maggi. «Lo scarto emotivo che subisce, e da cui è irrimediabilmente dipendente, rappresenta causa ed effetto della sua stessa creazione artistica, non più dissociata dalla singolarità della sua esistenza, e lo obbliga a percorrere un sentiero isolato in cui il solo punto fermo resta la plausibilità di un’infinita serie di universi possibili, nei quali ogni tangibilità può rappresentare il contrario di ciò che è».

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