Prima di atterrare a Malpensa aereo scarica nel mar Ligure: interviene Toti

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MALPENSA – Atterraggio d’emergenza a Malpensa per un volo di Alitalia diretto a Tokyo: l’aereo, decollato ieri 15 aprile, è rientrato poco dopo il decollo per un problema tecnico. Prima dell’atterraggio, si è allargato liberando il cherosene in eccesso – circa 80 tonnellate – a largo delle coste liguri: pur trattandosi di una procedura regolamentare, sulla questione è  intervenuto anche il governatore della Liguria Giovanni Toti per verificare eventuali ripercussioni ambientali.

Problema tecnico dopo il decollo

L’aereo diretto a Tokyo Narita, un Airbus A330 di Alitalia, è partito da Malpensa nel pomeriggio di ieri, intorno alle 15.30. Poco dopo il decollo il comandante ha riscontrato un problema tecnico, e ha avviato tutte le procedure per un atterraggio di emergenza in brughiera. Nel protocollo è previsto il fuel dumping, ovvero la manovra che prevede lo scarico del cherosene in eccesso prima dell’atterraggio: l’aereo si è così allargato sulle coste della Liguria a circa 35 miglia da Genova per scaricare il carburante. Dopo circa 40 minuti, l’areo è riatterrato a Malpensa, intorno alle 17.30, in totale sicurezza e senza nessun problema per i passeggeri che sono stati trasferiti su un altro volo.

Nessuna ripercussione in mare

Le 80 tonnellate scaricate nel Mar Ligure hanno inevitabilmente sollevato preoccupazioni circa l’inquinamento di un’area naturalistica di notevole importanza. Su interessamento del governatore della Liguria Giovanni Toti sono state effettuate verifiche nel tratto di mare interessato dall’operazione, da parte della Capitaneria di Porto che ha perlustrato la zona con uno speciale elicottero, non riscontrando chiazze oleose. «In merito alla notizia del carburante scaricato nel mar Ligure da un aereo, ho contattato prontamente il direttore marittimo, l’ammiraglio Nicola Carlone, per avere maggiori informazioni. Al momento non c’è evidenza di inquinamento, i mezzi della Capitaneria di Porto stanno effettuando una ricognizione aerea per accertare eventuali criticità. Secondo le prime notizie, il carburante sarebbe stato scaricato a 70 km dalla costa, quindi non vicino alla Liguria», ha fatto sapere Toti dal suo profilo Facebook. Come spiegato poi in una nota diramata dalla Regione, «sono state rilevate solo alcune iridescenze, che non si sa se siano imputabili all’evento in questione. Regione Liguria è rimasta costantemente in contatto con tutti gli enti coinvolti per verificare cosa fosse accaduto ed eventuali ripercussioni sul territorio e sul mare: secondo l’Enac, il carburante, secondo la procedura standard consolidata e certificata, è stato scaricato in volo ad una quota superiore ai 16mila piedi». Gran parte del materiale, dunque, si è volatillizzato: nessun problema di inquinamento per l’area naturalistica a largo della costa ligure, il Santuario dei Cetacei, che non dovrebbe essere stata raggiunta dal combustibile che solo in piccolissima percentuale potrebbe aver toccato il suolo sottostante allo scarico da parte dell’Airbus.

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