Promozioni libere anche prima dei saldi: accolta la proposta di Federmoda Varese

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VARESE – «Federmoda Confcommercio provincia di Varese è stata la prima a chiedere a livello regionale di eliminare il blocco alle promozioni di solito imposte prima dell’inizio dei saldi estivi (avvio posticipato al primo agosto, ndr). Richiesta ufficialmente accolta dalla giunta Fontana. Per il settore dell’abbigliamento e delle calzature è una conquista importante, che ci consente di lottare quasi ad armi pari con l’e-commerce e con la grande distribuzione». Giorgio Angelucci, nel doppio ruolo di presidente di Uniascom e di presidente provinciale di Federmoda, accoglie con grande soddisfazione la delibera dell’esecutivo regionale che ha posticipato l’avvio degli sconti al primo agosto.

Il consiglio provinciale di Federmoda, all’unanimità, riunitosi in pieno lockdown si era espresso senza esitazione: nell’affermare l’assoluta necessità di liberalizzare ogni tipo di promozione subito al momento delle riaperture, era stato posto come punto centrale delle misure necessarie a rimediare al lungo periodo di chiusura, l’eliminazione del divieto di vendite promozionali nel mese antecedete l’inizio degli sconti regolamentati. «In provincia di Varese ci eravamo persino spinti a chiedere», prosegue Angelucci, «l’abolizione totale dei saldi per tutto il 2020. Sarebbe stata la ciliegina sulla torta, ma la richiesta forte era quella non porre limiti di alcun genere alle iniziative di ogni singolo commerciante, cosa che è avvenuta».

Cristina Riganti, presidente del Terziario Donna di Confcommercio provincia di Varese, oltre a confermare la linea di Angelucci, offre una ulteriore chiave di lettura, quella riferita al settore del franchising: «Per noi “concessionari” è un’ottima notizia non avere limiti agli sconti e alle promozioni perché più di altri risentiamo della concorrenza dell’online, mercato senza paletti e con promozioni sempre libere. Fa piacere che in Regione siano state analizzate e comprese le grandi difficoltà di chi vende abbigliamento e calzature: non abbiamo potuto mettere in vendita la merce primaverile e non consentirci di autoregolamentarci sarebbe davvero stata una sorta di colpo di grazia».

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