LEGNANO – Un rumore sordo e regolare, un tonf-tonf che non dà tregua per ore e ore. Lo si sente, cadenzato e incessante, più a distanza di alcune decine di metri, dove si attenua il fragore prodotto dalla cascata d’acqua: stando vicini, quest’ultimo lo copre quasi del tutto, specie quando la portata del fiume non è al minimo. Ma a mano a mano che ci si allontana, soprattutto lungo via Musazzi, lo si avverte chiaramente. È il rumore prodotto dalle pale della turbina idroelettrica che sfrutta il salto dell’Olona in via Pontida a Legnano.
Entrata in funzione lo scorso autunno, la turbina arreca maggiore disturbo in questi giorni, in cui i residenti dei dintorni, specie quelli dei condomini in via Musazzi, tengono le finestre aperte per cercare di attenuare il caldo. E che non si danno pace per questa sgradita novità dell’estate legnanese.
«Un fastidio continuo, quel rumore non cessa mai» lamentano gli abitanti della nuova area Cantoni. «Il discorso è semplice – taglia corto uno di loro, che come gli altri preferisce restare anonimo – È una struttura che non doveva essere posizionata vicino alle case. Invece l’hanno messa lì e adesso tocca a noi sentirne il disturbo».
«Non andava messa vicino alle case»
La turbina, con il ronzio incessante della cabina posta al di sopra di essa e soprattutto con la caduta dell’acqua che mette in movimento le pale per la produzione di energia, è stata oggetto in primavera di una interrogazione della lista civica Toia Sindaco, che lamentava la mancata disponibilità delle «rilevazioni fonometriche durante l’esercizio della turbina e le certificazioni fonometriche»: in parole povere, i dati sull’effettivo impatto acustico causato dall’impianto. Il consigliere di minoranza Francesco Toia aveva anche chiesto interventi per ridurre o eliminare il rumore emesso dalla turbina. A tutt’oggi, però, dal Comune non sono pervenute soluzioni.
«Abbiamo anche chiesto – fanno presente alcuni abitanti della zona – di far installare delle barriere fonoassorbenti per limitare il problema. Speriamo che a settembre qualcosa cambi». Nel frattempo, però, ai residenti non resta che combattere, oltre al caldo, un altro nemico del riposo.
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