Puzze dell’Olona, anche con lo studio del Politecnico le cause restano un mistero

depuratore olgiate

VALLE OLONA – Sono anni che gli abitanti della Valle Olona devono fare i conti con i miasmi che creano disagi durante le afose serate estive eppure, nonostante le promesse, gli incarichi e i tavoli di incontro ancora non c’è una risposta al problema delle puzze lungo l’Olona. Infatti lo studio del Politecnico di Milano non ha individuato quali sostanze sono effettivamente responsabili delle molestie olfattive. Tuttavia, Alfa assicura che la causa non è il depuratore di Olgiate, anche se l’impianto è in condizioni vetuste e la società annuncia un investimento di 8 milioni per il revamping.

E’ ancora mistero

«Lo studio che avevamo affidato al Politecnico di Milano – spiegano da Alfa – ricercava il “dove” degli odori, quindi ora ne commissioneremo un altro per capire quali sostanze effettivamente determinano il problema». Insomma, i risultati del tavolo di incontro tra sindaci, Alfa e Arpa tenutosi lo scorso martedì 20 luglio, che i cittadini tanto attendevano non ha portato alle risposte sperate.

Problema in entrata

Non si sa quindi quale sia la sostanza, o le sostanze, che creano i miasmi, né tanto meno quale delle 40 aziende che riversano nel depuratore di Olgiate Olona sia la responsabile. Alfa, però, sostiene che lo studio dell’ateneo ha chiarito un elemento non irrilevante: «Le acque in uscita dall’impianto “non puzzano” e infatti le analisi chimiche svolte sulle stesse non evidenziano la presenza di inquinanti che possano essere la causa del problema». Questo fa pensare che il nocciolo della questione vada ricercato nel percorso prima di immettersi nel depuratore.

Ma andiamo con ordine, al tavolo tecnico hanno partecipato i sindaci di Castellanza, Mirella Cerini, Olgiate Olona, Gianni Montano e Marnate, Elisabetta Galli, oltre ad Alfa e Arpa, ma era assente Ats Insubria. «Proprio per questo motivo – spiegano i primi cittadini – abbiamo sollecitato l’Agenzia con una lettera chiedendo di avere un report sull’eventuale impatto di queste esalazioni sulla salute dei cittadini, anche se non sembra che esisti una correlazione diretta». A tal proposito, però, il Politecnico ha confermato che effettuerà una valutazione tossicologica preliminare sui campioni prelevati in corrispondenza delle sorgenti odorigene al fine di garantire la sicurezza degli esaminatori coinvolti nelle analisi.

Depuratore vetusto

Durante l’incontro online sono certamente emerse alcune criticità relative al depuratore di Olgiate Olona, gestito proprio da Alfa dallo scorso 1 novembre, e dovute in particolare alle strutture ormai vetuste e arretrate e ai mancati investimenti degli anni precedenti. «Per questo abbiamo deciso di stanziare 8 milioni per un revamping dell’impianto che ci permetterà di risolvere i problemi del sistema fognario e della depurazione delle acque reflue provinciali entro il 2025».

Certo, il 2025 è un obiettivo ancora lontano e i cittadini speravano in risposte più certe e celeri, ma il personale di Alfa assicura un impegno costante per la manutenzione e annuncia di aver fatto partire una gara di appalto per i lavori di rimessa in funzione del sistema di captazione e trattamento dell’aria esausta proveniente dai locali chiusi dell’impianto. «Tale sistema era stato infatti trovato, al momento del subentro, in disuso e non funzionante, quindi già dallo scorso giugno è iniziato il cantiere da 300 mila euro».

Altro studio per il Politecnico

La società assicura quindi che la causa delle molestie olfattive non è da ricercarsi nel funzionamento del depuratore, in quanto i miasmi provengono dalla zona delle acque in ingresso. Da qui la decisione di affidare un ulteriore studio al Politecnico per capire quali sostanze producono gli odori e quindi capire come risolvere la situazione. L’incarico prevede specifiche analisi olfattometriche e chimiche che cercheranno di identificare le sostanze maleodoranti nell’aria e nelle acque fognarie e determinarne la provenienza.

«Vogliamo ricordare – proseguono da Alfa e Arpa – che il depuratore di Olgiate Olona, rispetto a tutti gli altri depuratori attivi in provincia, tratta una quantità di reflui idrici industriali decisamente superiore. Per questa ragione e per la peculiarità dei cattivi odori presenti nella zona, del tutto dissimili rispetto a quelli che si possono percepire talvolta nelle vicinanze e all’interno di un qualsiasi altro impianto di depurazione, è logico supporre che le molestie olfattive siano causate da una o più sostanze, o da un mix tra esse, provenienti dalle acque di scarto dei processi produttivi».

La risposta dei sindaci

«Siamo consapevoli del disagio dei nostri cittadini – chiosano i sindaci – e siamo solidali con loro perché lo viviamo noi stessi e assicuriamo che da parte nostra faremo tutto il necessario per arrivare a una soluzione. Abbiamo chiesto al tavolo tecnico di poter giungere al più presto ad una conclusione delle ricerche che portino alla individuazione delle cause onde individuare le soluzioni da adottare. Oltre al coinvolgimento di Politecnico, Alfa e Arpa, abbiamo sollecitato anche Ats e abbiamo chiesto al Politecnico di condividere le risultanze dello studio con i cittadini in conferenza pubblica ed anche ad Ats di organizzare incontro pubblico per divulgare le proprie conclusioni».

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