Racconti brevi, nel libro “Incontri” Maura Giunta indaga su vissuto e desideri

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CANEGRATE – «In ognuno dei miei racconti brevi sono presenti le persone che ho incontrato strada facendo, e che mi hanno ispirato per la loro storia, il loro vissuto». Maura Giunta, giornalista e scrittrice di Canegrate, torna a cimentarsi con il genere letterario da lei più amato: dopo “Attimi”, del 2014, l’indagine di “Incontri”, nuova raccolta uscita a metà dicembre, si sofferma sui sogni e sulla personalità delle figure narrate.

Descrivere un momento

«Parlo di ciò che vedo, e il nostro mestiere ti porta a buttare un occhio un po’ più in là», ha spiegato Giunta. «Puoi trovare qualcosa che riporteresti come se fosse cronaca. Ma magari poi ti accorgi che dietro c’è una storia, che può essere romanzata o diventare un racconto di fantasia. Quando scrivo mi ispirano situazioni che ho vissuto all’estero o in luoghi di vacanza, o anche ricordi che mi sono stati riferiti da altri: è una questione legata alla mia sensibilità». L’identità dei protagonisti non deve per forza essere celata: «A volte non traspare perché non serve. Lo scopo del racconto è un altro: descrivere una situazione, un momento. “Incontri” vuol dire questo, ruota intorno a persone che incontro o ho incontrato. Si tratta di storie, e quindi rimane anche molto spazio per l’immaginazione».

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Dalla danza classica ai sogni delle persone

«In “Attimi” c’erano molti riferimenti al mio amore per la danza classica, che pratico da quando ero bambina: con i racconti che le erano esplicitamente dedicati, e con quelli che riguardavano la mia vecchia insegnante, ho fatto trasparire qualcosa in più su di me. Invece in “Incontri” l’indagine si è spostata maggiormente sulle persone e sui loro desideri: ruota intorno a figure molto delicate, soprattutto quelle che ho conosciuto in ambito ospedaliero quando, tanto tempo fa, ho fatto visita ad alcuni miei familiari. Ci sono storie che mi hanno colpita di più in questo senso, e a cui sono particolarmente legata». Come ha ricordato l’autrice, tra la prima e la seconda raccolta non c’è una successione: «In entrambi i casi ogni racconto è a sé stante, non c’è una continuità se non dal punto di vista dello stile».

La passione per la scrittura

La passione per la scrittura accompagna Giunta da sempre: «Ho pubblicato le due raccolte dopo anni di giornalismo, che mi vede ora impegnata con Settenews; ho anche realizzato libri di viaggi e guide turistiche nonché “L’incantesimo della nostalgia”, opera curata insieme a Welcome Hotel che nella sua sala blu ha ospitato le conferenze in tema: il volume raduna infatti le storie di diverse realtà di Legnano legate all’imprenditoria, allo sport, all’arte, alla cultura e allo spettacolo». Purtroppo per le presentazioni pubbliche non è un periodo felice: «Sono esperienze di confronto che arricchiscono sempre molto, mi piace parlare con altre persone di ciò che ho fatto, e mi sarebbe piaciuto partecipare anche a incontri con altri autori del territorio. Stavolta è andata così. Conto di organizzare qualcosa più avanti, sono in contatto con alcune librerie. Nel frattempo il libro viaggia da solo, chi l’ha comprato mi ha detto che lo sta leggendo con piacere».

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