Raid nella villa della strage, s’infittisce il giallo. Nocerino: «Non sembrano ladri»

SAMARATE – Sigilli rotti nella villetta della strage, il giallo s’infittisce. «Dovremo capire se sono stati dei balordi o una ragazzata macabra. Al momento non sembra si tratti di ladri». Lo ha dichiarato all’agenzia Ansa il procuratore di Busto Arsizio Carlo Nocerino (nella foto), commentando l’inquietante episodio successo nella notte nella villetta dove Alessandro Maja ha ucciso la moglie Stefania e la figlia Giulia e ferito gravemente il figlio Nicolò.

L’episodio

Nella villa di via Torino sono stati rotti i sigilli messi dalla Procura di Busto Arsizio. I carabinieri del Comando provinciale di Varese e della compagnia di Busto Arsizio sono al lavoro per scoprire chi e perché si sia introdotto nell’abitazione della famiglia Maja. Da quanto si apprende, nessuna pista da ricondurre alla strage è al momento è esclusa, da quella di un macabro sciacallaggio da parte di ladri d’appartamento a quella di qualcuno interessato a possibili prove o documenti custoditi nell’abitazione.

Non sono sciacalli

Sull’inquietante episodio si sono espressi anche i genitori di Stefania Pivetta, Giulio e Ines, nuovamente ospiti de “La Vita in diretta” su Rai Uno. «Per me oggi è una giornata peggiore delle altre, non ho neanche più lacrime per piangere: si sono aggiunte queste cose che portano soltanto ad altre domande», ha detto la donna. «Per me non sono sciacalli, qualcuno è entrato per prendere o mettere qualcosa».

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