CASORATE SEMPIONE – Risolta la questione ambientale, tocca a quella tecnica. Il lungo procedimento – frenato da una serie di rallentamenti che hanno allungato i tempi di realizzazione – che porterà alla nascita del Centro Alzheimer a Casorate Sempione vede una luce in fondo al tunnel. Di certo, un altro step è stato superato. Dopo la chiusura della prima conferenza dei servizi, di esclusione della Vas, ieri – 10 maggio – si chiude anche quella urbanistica, che spiana la strada verso l’adozione ufficiale della variante. Obiettivo, quindi, il passaggio in consiglio comunale, secondo le stime «entro metà di giugno», dice il sindaco Dimitri Cassani.
L’ultima fase
In questo stato dell’iter, tutti gli enti coinvolti – come Arpa, Regione Lombardia o Provincia di Varese – hanno potuto dare il loro parere. Chi non l’ha fatto, è andato in silenzio assenso. Solo la Provincia è obbligata a esprimersi, quando lo farà – a breve – ufficializzerà il termine di questo passaggio. Sarà a quel punto che si aprirà una nuova fase, l’ultima: verrà, di fatto, emesso il decreto di adozione della variante dagli uffici e partirà il procedimento per la pubblicazione delle eventuali osservazioni da discutere. Il proponente, quindi, predisporrà l’atto unilaterale che va approvato in aula. E poi si potrà cominciare coi lavori.
«Un progetto innovativo»
Si tratta di un «piccolo passo in avanti per Casorate», sottolinea l’assessore all’Urbanistica, Andrea Tomasini. «Finalmente chiudiamo un percorso impegnativo dal punto di visto tecnico e amministrativo. E portiamo avanti un procedimento urbanistica che completa i vari step, per concedere spazio a questa nuova realtà che andrà a valorizzare il tessuto sociale». E aggiunge: «Abbiamo aspettative importanti, è un centro di livello che farà da volano sociale ed economico, un piano molto importante per la collettività». Un modo per dire che «siamo orgogliosi di un centro simile, un progetto innovativo: crediamo nello sviluppo».