BUSTO ARSIZIO – Si chiama “Reading Busto. Leggere in città, leggere la città” ed è un progetto che intende avvicinare alla lettura e ai libri tutte quelle persone che oggi sono lontane. Ha ottenuto un finanziamento da 63mila euro da Fondazione Cariplo: si svilupperà nell’arco di 24 mesi con una serie di azioni di promozione della lettura e di diffusione dei libri in città, grazie ad una rete coordinata dalla Biblioteca “Roggia” e di cui è “main partner” l’associazione Noi del Tosi. Un progetto che, sottolinea la vicesindaco e assessore alla identità e cultura Manuela Maffioli, «è stata la sintesi concreta di tutte le azioni messe in campo. Grazie ad un bando per noi illuminante che ci permette di mettere a frutto un’intuizione su cui da tempo stiamo lavorando».
Il progetto
Ha ottenuto un finanziamento di 63.000 euro da Fondazione Cariplo il progetto “Reading Busto. Leggere in città, leggere la città” presentato all’amministrazione comunale e dall’associazione Noi del Tosi insieme a un’ampia rete di collaborazione di cui fanno parte varie realtà del territorio. Il progetto ha partecipato al bando “Per il libro e la lettura” con cui la Fondazione intende sostenere la lettura affinché diventi una pratica quotidiana per fasce sempre più ampie della popolazione stimolando la curiosità e il piacere di leggere. «È stata una chiamata alle armi ma l’esercito della cultura non si è fatto scappare questa occasione» sottolinea l’assessore Manuela Maffioli.
«Si legge poco»
«Un progetto che nasce dalla considerazione che l’Italia è il Paese in Europa in cui si legge meno in assoluto – spiega Andrea Mascetti, coordinatore della commissione arte e cultura di Fondazione Cariplo e ideatore di questo bando – il tema non è quanto si legge, ma come si legge e chi ti aiuta a leggere. La produzione libraria è infinita, ma il grande libro è quello che ti lascia folgorato quando lo leggi da ragazzo e ti segna la tua crescita. E nell’epoca dei social, in cui nelle famiglie ci sono sempre meno librerie e in cui i librai sono una figura mitologica ormai quasi estinta, vogliamo recuperare quella dimensione magica del libro, che conduce verso vie infinite e imprevedibili».
“Stanare” la marginalità
Il filo conduttore, chiaramente indicato da Fondazione Cariplo, è la ricerca delle persone lontane dal mondo del libro. Negli incontri preliminari tra la Biblioteca comunale, che ha fatto da coordinamento, e l’associazione “Noi del Tosi” si è lavorato sul concetto di “marginalità” rispetto al libro e alla lettura declinando la marginalità in senso urbanistico (le periferie), sociale (le varie tipologie di cittadini in difficoltà), culturale (persone con scarsa propensione alla lettura), anagrafico (gli anziani soli), fisico (i disabili). Per ciascuna forma sono previste azioni, strutturate nell’arco di 24 mesi, che prevedono la collaborazione delle associazioni culturali cittadine, delle scuole, delle librerie, delle case editrici e di operatori sociali. Alcune sono già state realizzate (BA Book, Giovedì d’argento), entro fine anno prenderanno il via tutte le altre.
Le azioni in campo
Sono sei le sezioni di cui si compone il progetto, ciascuna con una serie di azioni illustrate dalla direttrice della Biblioteca Claudia Giussani: dalla biblioteca diffusa negli oratori, nelle edicoli e nei mercati con il bibliobus, alla consegna periodica dei libri nelle scuole e nel carcere di via per Cassano, dalle iniziative di promozione della lettura nei parchi, nelle scuole e nelle associazioni giovanili (Stoà, circolo Gagarin e Comunità Giovanile), fino al “debate” e alle sfide di lettura e alle contaminazioni con il cinema, il teatro e la musica. «Ci hanno ispirato in particolare due finalità – sottolinea Nadia Cattaneo, già preside dell’ITE Tosi, che ha seguito l’iniziativa per l’associazione Noi del Tosi – l’inclusività, ovvero coinvolgere tutti gli attori senza un target specifico, e la sostenibilità di un progetto con valori forti da realizzare comunque, al di là del bando».
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