Piano sociosanitario regionale, scontro tra Lega e Pd. Monti: “Sciacallaggio politico”

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Emanuele Monti e Samuele Astuti

MILANO–  “Abbiamo deciso di rinviare la votazione del Piano sociosanitario regionale perché il testo deve essere aggiornato alla luce dell’emergenza sanitaria che ha colpito la nostra regione negli ultimi mesi. Il contesto è stato infatti, come ben sappiamo, profondamente mutato dall’epidemia di coronavirus, per cui dobbiamo procedere ad una riflessione complessiva sull’ambito sociosanitario. Inoltre, ad oggi manca ancora un quadro chiaro a livello nazionale: il Piano sociosanitario nazionale non è ancora stato approvato, quindi mancano indicazioni importanti che andranno recepite”. Così Emanuele Monti(Lega), Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia, sul rinvio della PDA n. 33 “Piano sociosanitario integrato lombardo 2019 – 2023”, durante la seduta della Commissione di oggi, mercoledì 3 giugno.

Il rinvio del voto è avvenuto in accordo con tutte le forze politiche in maniera trasversale, ci tengo a ribadirlo – precisa Monti – per ragioni ben fondate. Abbiamo dovuto affrontare, come Lombardia, una crisi senza precedenti, adattando il nostro sistema sanitario all’emergenza. Il Piano, che era stato preparato prima della crisi, deve quindi essere aggiornato”.

“Una polemica sulla pelle dei lombardi”

“Oltretutto – aggiunge il Presidente di Commissione – ad agosto di quest’anno la Legge 23 compie esattamente cinque anni, ovvero il periodo di tempo stabilito per verificare il funzionamento della Riforma sanitaria. Approvare il testo prima di questa verifica non è la scelta più adeguata.Stupiscono le affermazione degli esponenti dell’opposizione di PD e Cinquestelle, anche se ormai, purtroppo, mi stupisce ben poco da parte loro. Cogliere ogni minima occasione per fare polemica sulla pelle dei lombardi è una forma di sciacallaggio politico che considero inaccettabile, ma che evidentemente è diventato il loro passatempo preferito” conclude Monti.

Astuti: uno schiaffo alle vittime del Covid

“Votare questo piano  sarebbe stato uno schiaffo a tutte le vittime lombarde del Covid-19, non votarlo significa prendere atto dei problemi che ci sono stati e chiedere a Fontana e alla Giunta di riscriverlo – spiega Samuele Astuti, consigliere regionale del Pd e componente della Commissione –. È un fatto politico, non tecnico, perché per la prima volta, finalmente, la maggioranza leghista della Regione dà un segnale di ripensamento sul sistema sanitario lombardo. Per la prima volta ammette che qualcosa va cambiato. Sia chiaro, per noi il piano era inadeguato anche sei mesi fa, ma la pandemia è stata come un faro puntato sugli squilibri e sulle mancanze della sanità lombarda, oltre che sulle mancanze di chi la guida e governa. Ora il Piano sociosanitario regionale dovrà essere riscritto e cambiato nel profondo e, insistiamo, andrà rivista la legge quadro della sanità lombarda”.

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