Aggressioni negli ospedali, progetto di legge regionale per garantire sicurezza

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MILANO – Più controlli e sicurezza negli ospedali e nelle strutture socio sanitarie pubbliche e private della Lombardia, per contrastare i sempre più frequenti episodi di violenza nei confronti degli operatori sanitari. Questo l’obiettivo di un progetto di legge, frutto del gruppo di lavoro coordinato dai consiglieri Franco Lucente (FdI) e Carmela Rozza (PD), approvato oggi, 17 giugno, all’unanimità nella seduta congiunta delle Commissioni Affari istituzionali (presieduta da Alessandra Cappellari – Lega) e Sanità (presieduta da Emanuele Monti – Lega).

Il provvedimento, che sarà discusso dall’Assemblea lombarda in una delle prossime sedute, prevede di fornire al Servizio Sanitario Regionale, sulla base di linee guida predisposte dalla Direzione regionale Sanità, indirizzi tecnico-organizzativi e procedurali comuni su tutto il territorio lombardo per prevenire e gestire il rischio in ambito lavorativo.

La soddisfazione di Cappellari e Monti

Soddisfazione per il varo del provvedimento, frutto dell’abbinamento di due distinti progetti di legge, è stata espressa dai rispettivi primi firmatari, Lucente e Rozza che hanno sottolineato il lavoro di ascolto e di integrazione delle diverse proposte. “Si è trattato di un lavoro di gruppo che ha dato buoni frutti”, ha sottolineato la Presidente Cappellari. “Un provvedimento che sarà di riferimento a livello nazionale sul tema della sicurezza sul lavoro in ambito sanitario e sociosanitario”, ha commentato il Presidente Emanuele Monti.

Le misure previste

Nello specifico, le norme si applicano alle strutture sanitarie e sociosanitarie pubbliche e private accreditate, le Agenzie di tutela della salute (ATS) e l’Agenzia regionale emergenza urgenza (AREU). In particolare, tra le misure previste l’installazione di varchi di accesso alle strutture sanitarie, l’utilizzo di telecamere all’interno delle strutture, nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali, il potenziamento della presenza e della collaborazione con le Forze dell’ordine nei Pronto Soccorso, per assicurare un rapido intervento in loco.

Il monitoraggio sugli episodi di violenza ai danni del personale sanitario, nonché il controllo sull’applicazione delle Linee guida sarà svolto dall’Agenzia di Controllo del Servizio Socio-Sanitario lombardi (ACSS), che sugli esiti dell’attività svolta predisporrà una relazione annuale da trasmettere alla Giunta e al Consiglio regionale.

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