Regione Lombardia in aiuto al Centro geofisico prealpino. Con 120 mila euro

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VARESE – E’ un fiore all’occhiello della provincia di Varese, famoso in tutto il paese per le eccellenti competenze scientifiche dei suoi collaboratori, e soprattutto per l’apporto fondamentale dato nel monitoraggio meteorologico del territorio. Ecco allora che Regione Lombardia approva oggi, giovedì 15 ottobre, un contributo di 120 mila euro per il Centro geofisico prealpino.

Dal Pirellone 120 mila euro

La Giunta regionale lombarda ha dato il via libera anche quest’anno a un contributo annuale di 120 mila euro per il Centro geofisico prealpino, al fine di assicurare la continuità delle attività della Società astronomica “G.V. Schiaparelli”, impegnata nella previsione metereologica e studio degli eventi sismici, di rilevante valore scientifico. Il via libera è arrivato su proposta dell’assessore al Territorio Pietro Foroni e di Raffaele Cattaneo con delega al Clima. I fondi saranno, come sempre, erogati da Arpa Lombardia nell’ambito del proprio bilancio.

La Regione mantiene le promesse

Il centro geofisico è un importante punto di riferimento per le attività legate alla Protezione civile che, grazie anche alle sue previsioni meteo, può gestire le criticità operative legate al maltempo in maniera tempestiva e nel migliore dei modi. «Nonostante l’emergenza sanitaria in corso e la situazione straordinaria nella quale stiamo vivendo da ormai tanti mesi, anche quest’anno Regione Lombardia ha voluto tenere fede alle sue promesse», commenta Foroni. In questo caso sostenendo l’attività di un centro che negli anni è diventato, in Lombardia, ma non solo, una vera e propria istituzione, scientifica e civile.

Per educare i cittadini alla cultura ambientale

Un’autorevolezza acquisita negli anni grazie all’acquisizione delle competenze e degli studiosi più capaci. «Ecco allora che questo contributo – aggiunge Cattaneo – va nella direzione di poter consentire al Centro di proseguire con continuità il proprio lavoro, per Varese e per la Lombardia, non solo in ambito scientifico, ma anche nell’educazione e nella divulgazione della cultura ambientale».

Fondato da Salvatore Furia nel 1956, il Centro geofisico prealpino è un’ istituzione dell’associazione “Società Astronomica G. V. Schiaparelli” e svolge attività professionali e di volontariato nel campo delle scienze della terra e dell’atmosfera, che originano da misure meteorologiche e pionieristiche osservazioni dei satelliti meteo dagli anni ’60.

Ha iniziato a collaborare con la Protezione civile della Provincia di Varese, che lo ha sostenuto finanziariamente fino al 2014 con la creazione di una rete di monitoraggio provinciale. L’appello popolare per la sopravvivenza del Cento è stato accolto dalla Regione Lombardia, che dal 2015 assicura un importante contributo al funzionamento.

Un fondamentale contributo scientifico

Nel biennio tra il 2019 e il 2020, poi, il Centro ha portato avanti un’intensa attività di elaborazione di previsioni meteorologiche giornaliere, per la Lombardia e le regioni insubriche, di raccolta dei dati meteorologici della rete provinciale di 22 stazioni per il controllo della situazione in tempo reale, ma anche dei dati idrologici del Verbano e del Lago di Varese con centraline automatiche, monitoraggio di corsi d’acqua storicamente soggetti ad esondazioni. Infine, ha dato il suo supporto alla rete nazionale sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) con la stazione sismica installata al Campo dei Fiori, e misurazioni glaciologiche con istituti nazionali.

Centro Geofisico Prealpino: 120mila euro annui da Regione Lombardia

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