Omicidio di Rescaldina, c’è un accusato: è un pusher latitante fuggito in Marocco

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RESCALDINA – Individuato l’omicida di Abib Modou Diop, senegalese di 54 anni, ritrovato cadavere lo scorso 15 gennaio del 2019  in un prato a Rescaldina, al limitare del bosco del Rugareto tristemente noto come il bosco della droga, dopo essere stato ucciso con un colpo di pistola.

Doppio processo a Busto e in Marocco

Sulla testa dell’assassino pende un’ordinanza di custodia cautelare chiesta dal pubblico ministero Rossella Incardona, che coordina le indagini, e firmata dal gip di Busto Tiziana Landoni. L’uomo, di nazionalità marocchina, è però latitante: è fuggito in Marocco cercando rifugio in patria quando le autorità italiane stavano stringendo il cerchio intorno a lui. Individuati anche i due complici: uno, l’autista che ha trasportato l’omicida, è indagato a piede libero, l’altro è già in carcere detenuto per altri reati connessi allo spaccio.

Ucciso dai pusher per dare l’esempio

Il rischio è che l’omicida diventi protagonista di due processi gemelli: il primo a Busto, in contumacia, il secondo in Marocco. La prima sentenza ad essere pronunciata bloccherà l’altra. Gli inquirenti hanno inoltre inquadrato il contesto entro il quale l’omicidio è maturato. La vittima, un tossicodipendente che “lavorava” come vedetta in cambio di qualche dose per i due pusher (zio e nipote) che gestivano il bosco dello spaccio era stato accusato di aver sottratto loro alcuni ovuli di marijuana. Parliamo di spacciatori spietati e sempre assettati di soldi. Gli ovuli non furono mai stati ritrovati, quindi non è nemmeno certo che il 54enne li abbia rubati, ma il suo omicidio, trattandosi tra l’altro di personaggio di bassa caratura la cui morte non avrebbe alterato eventuali equilibri tra le bande dello spaccio, sarebbe servito a dare l’esempio a tutti. Chi ruba a noi, muore.

Cadavere nei boschi della droga: 54enne freddato con un colpo di pistola

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