Rifiuti, Legnano a tutto gas con l’impianto per la frazione organica in via Novara

legnano impianto rifiuti sinistra

LEGNANO – Via libera alla costruzione dell’impianto che produrrà biometano e compost di qualità dai rifiuti organici dell’Alto Milanese (nella foto). I lavori sono iniziati ieri, lunedì 6 luglio, nell’area di 30.000 metri quadri nei pressi della piattaforma ecologica di via Novara a Legnano che Amga ha consegnato alla torinese Asja Ambiente Italia SpA. Entro la fine del 2021 vi saranno conferiti la cosiddetta Forsu (Frazione organica dei rifiuti solidi urbani), la seconda per volume sul totale degli Rsu prodotti sul territorio, e gli sfalci vegetali. L’impianto, fra i più avanzati in Italia, avrà una capacità di 52.400 tonnellate complessive all’anno, molte di più di quelle raccolte oggi nei comuni dell’Alto Milanese, pari a 21.000. L’investimento è di poco superiore a 21,5 milioni di euro, a carico del concessionario. Per Asja, che si è aggiudicata la gara indetta da AMGA a inizio 2017 insieme a Tecnologie Ambientali Srl di Rimini, l’impianto di Legnano si aggiunge ai tre già operativi e agli altri due in costruzione sul territorio nazionale.

Convenzione con Amga fino al 2042

La convenzione siglata tra Amga e Asja prevede che quest’ultima costruisca e gestisca l’impianto per i prossimi 22 anni. A regime, produrrà 4 milioni di metri cubi di biometano l’anno, utili a soddisfare il fabbisogno di 2.857 famiglie (o quello quotidiano di quasi 600 automobili), con un risparmio pari a 3.280 tonnellate di petrolio. I rifiuti conferiti subiranno un trattamento di preselezione, seguito da un processo di digestione anaerobica, al termine del quale il biogas ottenuto sarà depurato e raffinato, diventando così biometano di alta qualità ed efficienza, che sarà immesso nella rete di trasporto SNAM. Il digestato, cioè la matrice non più degradabile, sarà invece stabilizzato e trasformato in compost di qualità, per 14.000 t all’anno. Il processo non prevede alcuna combustione e l’impianto sarà dotato di un sistema di captazione e trattamento delle arie per l’abbattimento delle emissioni odorigene. Nessuna puzza, dunque, fuori dai capannoni, disegnati sul modello dell’impianto di Foligno (Perugia). Come richiesto dalla Città Metropolitana di Milano, il progetto prevede anche la realizzazione di una nuova strada parallela a via Novara, per sgravare questa dal traffico diretto all’impianto e alla vicina piattaforma ecologica, dove si registrano ogni mese migliaia di accessi. Serre e orti didattici illustreranno il ciclo vegetativo delle colture a cittadini e scolaresche.

Costi di smaltimento da 100 a 68 euro/tonnellata

legnano impianto rifiuti forsu amgaAttualmente la frazione organica raccolta nei 17 Comuni gestiti dalla società del Gruppo AMGA Aemme Linea Ambiente viene inviata a impianti selezionati tramite gara con un costo di 100 euro a tonnellata. Con il nuovo impianto, ALA concorrerà a chiudere il ciclo dei rifiuti, in linea con i princìpi di economia circolare e beneficerà di una riduzione del 32% della tariffa di conferimento, che scenderà a 68 euro a tonnellata. «Una infrastruttura importante – l’ha definita l’amministratore unico del Gruppo, Valerio Menaldi –. Si parla molto, anche a sproposito, di questi impianti. Non sono un problema, ma un’opera di ingegneria ambientale». Menaldi ha sottolineato l’iter «lungo e complesso» che AMGA e Asja hanno dovuto affrontare, passando al vaglio di diversi enti fra cui Città Metropolitana, Comune di Legnano e Regione Lombardia e superando numerose verifiche. In compenso, ha rilevato il direttore Operations di ALA, Stefano Migliorini, «il percorso ha tenuto conto dei miglioramenti tecnologici sopravvenuti dalla prima progettazione (fine 2015, nda). L’impianto è quanto di più avanzato vi sia nel settore e ci permetterà di trattare i Forsu senza trasferire questa frazione anche a 100 km dal luogo di produzione, come accade». Per il Chief Operating Officer e consigliere delegato di Asja, Tommaso Cassata (nella foto qui sopra, da sinistra: Migliorini, Menaldi, Cassata e Olindo Garavaglia, Process Manager dell’impianto) «l’impianto sarà un’eccellenza nel trattamento dei rifiuti, capace di dare al territorio una risposta sostenibile non solo dal punto di vista economico, ma anche ambientale. L’impianto nasce in una logica di partenariato pubblico-privato con Amga, con tutto il metano prodotto messo in rete. Il fatto che sia costituito da più sezioni permetterà di aggiornare la tecnologia di alcune di esse in caso di sviluppi».

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