Rilancio dei negozi o nuove attività, dal distretto Castelli Viscontei 100mila euro

JERAGO CON ORAGO – Un “tesoretto” da 100mila euro per i negozi di vicinato del Distretto intercomunale diffuso dei Castelli Viscontei: al via il bando che erogherà fondi straordinari per il rilancio e la messa in sicurezza delle attività del commercio, della ristorazione, del terziario e dell’artigianato, ma anche per l’avvio di nuove attività in questi settori, nei sei Comuni che fanno riferimento al distretto del commercio. Che sono il capofila Jerago con Orago, oltre ad Arsago Seprio, Besnate, Casorate Sempione, Cavaria con Premezzo e Solbiate Arno. A disposizione i 100mila euro che il Distretto dei Castelli Viscontei ha ricevuto nell’ambito del bando regionale “Distretti del commercio per la ricostruzione economica territoriale urbana”, che ha destinato oltre 22 milioni di euro alla ripartenza del settore in Lombardia.

Il bando

«Questo bando è il risultato di un bel lavoro costruito insieme ad Ascom e ai comuni del distretto – spiega il sindaco di Jerago con Orago Emilio Aliverti – un’opportunità valida per tutti i commercianti dei 6 comuni. Sono contributi a fondo perduto, fino a 4mila euro, a sostegno di interventi di miglioria, investimenti, spese generate dall’emergenza o dalla necessità di rinnovare il proprio esercizio commerciale. E soprattutto, un bando pensato in modo che i fondi possano essere erogati il più velocemente possibile». L’obiettivo è aiutare i negozi di vicinato a ripartire dopo il Covid, investendo per alzare gli standard di sicurezza e protezione contro i rischi di contagio e per adottare strumenti innovativi e digitali per vendere i propri prodotti. Il Distretto dei Castelli Viscontei è tra i primi ad aprire il bando, consultabile sul sito web dei Comuni del Distretto: le domande possono essere presentate già da ieri, 18 Luglio, fino a mezzogiorno del 20 agosto 2020. Una commissione valuterà i progetti e stilerà una graduatoria: ciascun intervento (minimo 1.000 euro di investimento) potrà ricevere al massimo 4.000 euro di contributo.

Come spendere i soldi

I fondi sono accessibili per l’avvio di nuove attività del commercio, della ristorazione, del terziario e dell’artigianato all’interno di spazi sfitti o in disuso, ma anche per il subentro di un nuovo titolare in una attività esistente, incluso il passaggio generazionale tra imprenditori della stessa famiglia. E ancora, per il rilancio di attività già esistenti del commercio, della ristorazione, del terziario e dell’artigianato, attraverso lavori di adeguamento strutturale, organizzativo e operativo dell’attività alle nuove esigenze di sicurezza e protezione della collettività e dei singoli consumatori (protezione dei lavoratori, mantenimento delle distanze di sicurezza, pulizia e sanificazione, differenziazione degli orari, ecc.), ma anche per l’organizzazione di servizi di logistica, trasporto e consegna a domicilio e di vendita online, come parte accessoria di un’altra attività o come attività autonoma di servizio alle imprese, con preferenza per l’utilizzo di sistemi e mezzi a basso impatto ambientale. E infine per l’accesso, il collegamento e l’integrazione dell’impresa con infrastrutture e servizi comuni offerti dal Distretto (anche in compartecipazione). Gli interventi per cui si chiederà il contributo dovranno comunque «interessare un’unità locale localizzata all’interno del perimetro del territorio del Distretto del Commercio».

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