A Gallarate il docufilm del Rotary ricorda Marinoni, esperto mondiale di Leonardo

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GALLARATE – Uomo di vasta cultura, con studi approfonditi Augusto Marinoni ripercorse attraverso gli scritti di Leonardo da Vinci la sua vita e le sue conoscenze, aggiungendo una nuova dimensione umana al mito del genio universale. Oggi, mercoledì 27 novembre, al Tennis Club di Gallarate il Rotary Club “La Malpensa” ha ricordato, omaggiandolo con un docufilm, la figura dell’eminente studioso, tra i massimi esperti mondiali dell’artista e scienziato rinascimentale.

Pietra miliare

Alla presenza dei soci del club e delle autorità, tra cui il vicesindaco di Busto Arsizio Manuela Maffioli, è stato proiettato un nuovo contributo alla serie “A spasso con le stelle”; autore dei docufilm è Pierpaolo Ponzone, socio de “La Malpensa” e presidente della commissione pubbliche relazioni. «Quella che presentiamo oggi è la seconda parte della nostra libreria digitale, dedicata ai quanti si sono distinti nella società civile anche oltre il ruolo rotariano», ha spiegato il presidente Filippo Crivelli. «Fino agli anni Ottanta il professor Marinoni è stato, quato agli aspetti lessico-grafici, il più importante conoscitore di Leonardo: traducendo in lingua italiana i suoi codici ha lasciato agli studiosi un lavoro fondamentale, segnando una pietra miliare. Docente e preside del liceo di Legnano, ha partecipato attivamente al club: tornando alle nostre origini, gli rendiamo omaggio».

Dai rebus alla geometria euclidea

Presidente della Raccolta Vinciana, insignito dell’Ambrogino d’Oro e del Paul Harris Fellow, massima onorificenza rotariana, l’interesse di Marinoni per Leonardo da Vinci nacque dopo la visita a una mostra a lui dedicata a Milano nel 1939, e cominciò, tra i vari codici, con quello Trivulziano. Con la sola eccezione di quello di Windsor, li tradusse tutti aprendo una porta sulla mente del genio toscano: oltre agli aspetti linguistici ne mise in luce un’ulteriore dimensione, dalle facezie e i rebus agli studi che volle affrontare in tarda età sul latino e sulla geometria euclidea. «Pratico e ironico, “non se la tirava”», lo descritto Cesare Gussoni nel filmato. «Era umano, e umanizzava. Con una visione rivolta al futuro». Come lo ha ricordato la moglie Rosa, «è stata una vita bella e buona. Mi ha dato tanto lavoro, tanta soddisfazione, tanto amore e tanto affetto. E, alla fine, anche tanto dolore».

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