Sabba e sindaco visitano bar e ristoranti. Ma tagliano fuori l’assessore Maffioli

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BUSTO ARSIZIO – Matteo Sabba, presidente del Duc e il sindaco Emanuele Antonelli fanno visita a bar e ristoranti per “toccare con mano” la situazione dei tavolini all’esterno dei locali. Ma “tagliano fuori” l’assessore al Commercio Manuela Maffioli, che sulla questione, al pari della Lega, il suo partito (vedi anche maxi emendamento) si è spesa condividendo e concretizzando una serie di soluzioni.

Dimenticanza o sgarbo politico?

E’ presto per dire se la questione si trasformerà in un caso politico all’interno dei rapporti fintamente idilliaci tra sindaco e Lega. Come è impossibile capire se il mancato invito all’assessore leghista al Commercio Manuela Maffioli sia dipeso da una dimenticanza o da uno sgarbo politico. Di certo però il sopralluogo non è nato per caso. Tanto che Matteo Sabba, in qualità di presidente del Distretto Urbano del Commercio spiega: «Ho invitato il sindaco della mia città, che di solito è preso da moltissime questioni amministrative, a fare un giro con me poiché non aveva ancora avuto modo di vedere dal vivo la situazione dei locali all’esterno». E alla domanda del perché tale invito non sia stato esteso anche all’assessore alla partita, Sabba risponde: «Per il semplice fatto che io sono stato nominato dal sindaco e rappresento il primo cittadino».

Due pesi due misure?

Insomma Sabba dribbla il possibile incidente diplomatico all’interno della maggioranza. Non sfiora nemmeno la sfera politica e non gioca neppure la carta della vicinanza “civica” tra lui e il primo cittadino (del resto Busto Grande, di cui Sabba resta uno degli esponenti di riferimento, è sempre stato un sponsor – forse anche viceversa – di Emanuele Antonelli). Ma sulla questione tavolini ci mette il pepe.

«Devo dire che sono un po’ preoccupato di come stanno andando, o non stanno andando, alcune cose che riguardano il commercio», butta lì Sabba per poi precisare: «Ho notato che alcune mie proposte non vengono prese in considerazione e stanno subendo rallentamenti. Mi riferisco in modo particolare a piazza Vittorio Emanuele, dove mi sarebbe piaciuto portare tavolini e sedie, gestite da un locale (Millennium? ndr) che non apre lì, ma che avrebbero reso la piazza più viva e anche più sicura. Ma la questione è rimpallata dal Suap alla polizia locale e nessuno dà risposte».

Due pesi due misure? «Non saprei – conclude sibillino il presidente del Duc – però non posso non notare che, per piazza San Giovanni, a Palazzo Gilardoni sono andati molto spediti. Così spediti nel fare le cose che ora si sono trovati piazzati un camioncino da stadio nel centro di Busto».

 

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