SAMARATE – Albino Montani (nella foto insieme all’ex sindaco Leonardo Tarantino) ha rassegnato le sue dimissioni da consigliere comunale di Samarate. Con una comunicazione stringata protocollata in municipio nei giorni scorsi, lo storico rappresentante di Forza Italia ed ex vicesindaco lascia il suo posto di maggioranza e, di fatto, anche il suo partito, confermando le voci che lo vedono dialogare con il Pd e i civici per una nuova alleanza alternativa al centrodestra in vista delle Amministrative 2019.
Virata a sinistra
«Era un po’ di tempo che soffriva a stare all’interno della maggioranza, tant’è vero che mi risulta abbia partecipato a qualche incontro del centrosinistra in vista dell’appuntamento elettorale del prossimo maggio», commenta a caldo Luca Macchi, attuale coordinatore di Forza Italia a Samarate. «Non condivido una virgola della scelta compiuta da Montani, ma la rispetto. Lo ritengo un comportamento serio dimettersi quando non ci si ritrova più all’interno del proprio gruppo, purtroppo in politica non accade sempre così. Anche a Samarate».
Cariglino sindaco senza partito
A differenza infatti di Maurizio Garofalo, ex berlusconiano che ha abbandonato il partito ma non lo scranno conquistato in consiglio comunale, Albino Montani ha deciso di dimettersi e dunque di fare opposizione a Lega e Forza Italia fuori dall’aula. Con la sua uscita di scena termina così anche l’anomalia di avere un sindaco facente funzioni, Alessandra Cariglino, rappresentante di un partito senza rappresentanti in maggioranza. Con Garofalo passato al Gruppo misto e Montani da mesi non più allineato, infatti, l’attuale prima cittadina era di fatto «in una posizione difficile», così come ha ammesso anche lei stessa durante la sua intervista di fine anno. Se accetterà l’incarico, al posto del dimissionario Montani entrerà in consiglio per gli ultimi cinque mesi di mandato Marica Simeoni, la prima dei non eletti.