SAMARATE – Un «impatto devastante», quello dei rifiuti abbandonati nei boschi di Samarate. «Inquinano e degradano il territorio», per poi creare un danno anche alle casse comunali, costringendo le amministrazioni a intervenire «con costi che si scaricano sui cittadini». Parole di Alessandro Ferrazzi, candidato sindaco del centrosinistra. Nel mirino, «l’indecoroso problema» causato dagli incivili che usano le aree verdi come discarica a cielo aperto. Ecco perché la coalizione che riunisce Pd e Samarate Città Viva ha deciso di proporre un programma su tre punti per contenere il fenomeno.
«Solo chiacchiere»
Il centrosinistra riparte con i videomessaggi di denuncia. Ferrazzi cammina nei boschi fra i rifiuti che troppo spesso vengono abbandonati e incontra cittadini che indicano le aree dove si possono riscontrare i materiali accumulati. E non risparmia critiche al governo di centrodestra: «Troviamo molto grave l’inerzia dimostrata finora dall’amministrazione comunale: hanno fatto solo chiacchiere».
II piano in tre punti
Da qui, il piano in tre punti per «mettere il bastone fra le ruote ai furbetti della spazzatura». Intanto, «mappare i luoghi in cui vengono più spesso abbandonati in rifiuti». Quindi, «piazzare fotocamere e fototrappole di ultima generazione per riprendere targhe e persone anche nell’oscurità». E infine «applicare il massimo delle sanzioni possibili in modo che sia di esempio a chi vuole abbandonare i rifiuti nei boschi».
A cui si aggiunge l’impegno di «creare e pubblicizzare meglio i percorso pedonali e le ciclabili in modo che molta più gente utilizzi i boschi», facendo da deterrente. «Chiederemo di pulirli, per dire che ripartiamo da zero. A tutti quelli che ci vogliono aiutare, forniremo tutto quello che necessita».