Hacker in azione a Samarate e Lonate: intercettati e denunciati dai carabinieri

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SAMARATE – Nelle scorse ore i carabinieri della Compagnia di Busto Arsizio hanno individuato – grazie ad alcuni complessi ma molto efficaci accertamenti telematici – i responsabili di due diverse frodi informatiche in cui erano rimaste coinvolte alcune aziende del territorio.

Dirottava i pagamenti sui suoi conti

Nelle scorse ore, infatti, i militari della stazione di Samarate hanno denunciato per il reato di frode informatica un cittadino di nazionalità romena esperto di tecnologie avanzate. L’uomo, un 35enne residente in Veneto, attraverso condotte tipiche del modus operandi comunemente noto – almeno agli esperti del settore –  come “M.I.T.M.” (Man in the middle), aveva intercettato telematicamente le comunicazioni tra un’azienda samaratese operante nel settore della produzione plastica ed una azienda campana, riuscendo a farsi accreditare, mediante alterazione del codice iban, il bonifico che la prima stava effettuando alla seconda azienda, di poco inferiore ai cinquemila euro. L’uomo si era creato un proprio conto corrente bancario utilizzando delle generalità false ed inesistenti, con il chiaro intento di ricevere il denaro, spostarlo e chiudere il medesimo conto.

Gli hacker vivevano in Veneto e Emilia

Solamente alcuni giorni prima, invece, i carabinieri della stazione di Lonate Pozzolo hanno denunciato per lo stesso reato di frode informatica un uomo di cinquant’anni residente in Emilia Romagna. In questo caso l’esperto operatore informatico riusciva, mediante uno specifico software, ad “hackerare”  il profilo dell’home banking di una società lonatese operante nel settore dei trasporti. In tal modo l’hacker ha disposto un bonifico di oltre settantamila euro sul proprio conto corrente bancario appositamente creato, tentando di trasferire successivamente le somme denaro su diversi conti correnti, allo stesso riconducibili, aperti in istituti di credito esteri. Il suo piano, però, è naufragato grazie al tempestivo intervento dei carabinieri che sono riusciti a far sequestrare i conti correnti e a recuperare il denaro.