Il sogno accende i motori: ecco come sarà il Museo della Moto di Samarate

SAMARATE – Si fa strada il sogno del Museo e Scuola della Moto dell’area Malpensa. «Facciamo rete con i Comuni, le attività economiche e i Motoclub – l’appello lanciato dal comitato promotore – vogliamo partire entro dicembre 2021».

Il primo passo ufficiale si è compiuto venerdì sera, 4 settembre, a Villa Montevecchio, con la presentazione del progetto di fronte ad un centinaio di persone, tra cui gli amministratori comunali di Samarate, Ferno e Cardano al Campo, che insieme a Lonate Pozzolo e Vizzola Ticino sono i Comuni a cui il Comitato promotore ha chiesto il patrocinio per coinvolgerli fin dall’inizio nel progetto.

Primo: costruire le alleanze

Uno dei primi obiettivi che si è posto il comitato promotore è quello di «costruire alleanze» con tutti gli attori da radunare attorno al progetto, in primis i Comuni, ma anche le imprese del territorio che ancora operano a vario titolo nel campo motociclistico, il mondo della formazione professionale, i Motoclub, i collezionisti privati, le PMI in generale. Anche perché la realizzazione del progetto, che potrebbe richiedere tra i 5 e i 7 milioni di euro, passerà inevitabilmente dal «reperimento di fondi da strutture pubbliche, parapubbliche e fondazioni bancarie».

Come sarà “Velocità”

Il Museo e Scuola della Moto si chiamerà “Velocità” e sarà «un museo non statico, ma vivo, che si dovrà fondare sulla presenza di attività economiche che si autofinanziano e che creano indotto per il territorio». Nel primo schema messo a punto dai promotori si prevedono un bistrot a tema, una biblioteca-bookshop, un auditorium, una scuola motori che possa offrire percorsi post-diploma nell’ambito del motociclismo, la casa dei motoclub e uno showroom di accessori per le moto, oltre alla parte più propriamente museale, costituita da un’esposizione di moto storiche e da un museo interattivo. Ma non sarà “una Volandia delle moto”, «perché il mondo dei Motoclub e degli appassionati delle moto è completamente diverso – spiega Luigino Portalupi, che è uno dei promotori samaratesi dell’iniziativa – questo museo punta ad intercettare il turismo dei motociclisti, che è del tutto particolare». Anche se il Parco e Museo del Volo creato quasi dieci anni fa alle ex Officine Caproni potrà essere un modello di come agire nel mettere insieme una efficace rete territoriale tra pubblico e privato, tra enti locali e mondo delle imprese. «Non vuole essere il museo di Samarate ma un progetto corale dell’area Malpensa, quella per intenderci che si identifica con il Cuv» rimarca Portalupi.

Dove localizzare il museo

Il comitato promotore ha avanzato un paio di ipotesi per quanto riguarda la collocazione fisica del Museo Velocità. La prima, senza dubbio la più suggestiva dal punto di vista simbolico, è l’area dell’ex Meccanica Verghera (MV) di via Adriatico. Dove tutto ebbe inizio, perché è qui che la famiglia Agusta nel 1945 diede il via alla produzione dei bolidi che hanno fatto conoscere il nome di Samarate in tutto il mondo. Un’area dismessa che il PGT, lo strumento urbanistico comunale, già vincola per circa 6000 metri quadrati alla funzione di polo museale.  Una possibile alternativa è la ex Gloria Artec di via Verdi, 6500 metri quadrati circa di capannoni in stile liberty in buone condizioni di conservazione che il PGT identifica come insediamento produttivo con possibilità di riconversione funzionale.

I prossimi passi

La sfida è complessa e richiede l’impegno di tanti attori. Ecco perché il Comitato promotore ha fissato una deadline per la concretizzazione del sogno del Museo e Scuola della Moto: «Dicembre 2021, questo è il termine per la fase di startup. A quel punto o si parte davvero o si accantona il progetto».

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