Samarate divisa sulle opere pubbliche del 2021. La minoranza: «Piano minimalista»

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SAMARATE – L’ampliamento del cimitero di Verghera, la sistemazione della scuola elementare di Samarate e la nuova palazzina degli uffici comunali. Ma anche gli interventi sull’illuminazione pubblica, il potenziamento della videosorveglianza e l’istallazione dei pannelli fotovoltaici. Senza dimenticare la messa in sicurezza dell‘archivio comunale e la nuova palestra di via Borsi. Ieri, 26 maggio, in consiglio comunale è stato presentato dal consigliere delegato al Bilancio, Leonardo Tarantino, il quadro delle opere pubbliche previste per il 2021. Un piano che non ha messo d’accordo tutti quanti. Giovanni Borsani, capogruppo della minoranza di Samarate Città Viva, ha definito il bilancio «minimalista e di sopravvivenza». Sulla stessa linea Tiziano Zocchi (Progetto Democratico), che ha parlato di un quadro economico «ai minimi termini».

Le opere del 2021

Sono tre le voci sottolineate in rosso dal consigliere leghista nel Piano delle opere pubbliche di quest’anno. A partire dai 200mila euro previsti per l’ampliamento del cimitero di Verghera. Sono invece 120mila quelli per la messa a norma degli spazi esterni della scuola primaria di Samarate. Più sostanziosa la quota stanziata per la nuova palazzina uffici nel cortile di casa Mauri, ovvero 700mila euro. Un’operazione che «darebbe il compimento a una vera e propria cittadella degli uffici comunali intorno al municipio», ha precisato Tarantino.  Che aggiunge: «Per quest’ultima voce l’amministrazione comunale ha partecipato a un bando regionale, chiedendo un finanziamento di 500mila euro».
Spazio anche a quelli che sono stati definiti «investimenti minori». Come i 20mila euro per l’efficientamento energetico dell’illuminazione pubblica, i 4omila per il potenziamento della videosorveglianza e i 60mila per installare alcuni pannelli fotovoltaici. Ma anche i 180mila euro complessivi per gli interventi di messa in sicurezza e di certificazione per la prevenzione incendi dell’archivio comunale, che è presente sia all’ufficio tecnico sia in municipio. A chiudere un vero e proprio pallino della giunta Puricelli, già al centro di non poche polemiche tra gli schieramenti della politica samaratese. Si tratta della palestra delle scuole di via Borsi, messa in elenco per effettuare «il rifacimento della copertura».

I dubbi della minoranza

Dal fronte della minoranza c’è chi non si è convinto del programma. Per Borsani «il bilancio non esprime nessun coraggio». Gli interventi ipotizzati sono «minimi e non risolvono i problemi veri». Un modo per dire che si dovrebbe pensare un po’ più in grande, per il medio e lungo termine». Anzi, ha aggiunto, «i 700mila euro per la palazzina degli uffici non basteranno: sarebbe stato interessante pensare a un polo scolastico unico, spostando le scuole elementari in via Borsi, vicino alla nuova palestra». In questo modo si avrebbero «servizi unificati e si liberebbe anche la scuola in via Dante, che potrebbe essere utile per gli uffici del Comune e potrebbe ridare la sala convegni».
Così invece Zocchi: «Ci sembra un bilancio ai minimi termini, molto preda della situazione e senza che si intraveda un progetto che possa risolvere la situazione». Per il consigliere di Progetto Democratico «fare la palestra ora è azzardato, vista la contingenza generale», ma ammette che «sono stati spesi tanti soldi, quindi prendiamo atto che si farà».

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