SAMARATE – «Mi ricandido». Il sindaco uscente Enrico Puricelli scioglie i dubbi e annuncia pubblicamente la sua volontà di puntare al secondo mandato alle Amministrativa di giugno a Samarate. Da sempre molto attivo sui social – per condividere comunicazioni istituzionali, oltre che per restare in contatto con la comunità – non ha mai nascosto di trovarsi in un periodo particolarmente difficile, alle prese con problemi di salute che avrebbero potuto mettere in discussione le sue aspirazioni politiche. Ma ora è lui stesso a dirsi pronto a trascinare la Lega (il suo partito) e il centrodestra per altri cinque anni.
Il centrodestra a Samarate
Un periodo di certo complicato. Ma il primo cittadino non si dà per vinto e prospetta ancora un paio di mesi per lavorare su se stesso. Poi sarà pronto a scendere in campo. Una decisione che, di fatto, chiude i giochi delle trattative a Samarate. A questo punto resta solo da capire come vorrà muoversi il centrodestra: Fratelli d’Italia non ha mai messo in discussione il desiderio di far parte di una coalizione unita, ma allo stesso tempo ha fatto valere i propri numeri e ha alzato parecchio le pretese. È evidente, quindi, che rinunciare al candidato sindaco significa avanzare richieste di peso. Come il vicesindaco e il presidente del consiglio comunale, seconda carica più importante in città. Oltre a fare leva su assessorati chiave.
Si sbloccano le trattative
Sul tavolo provinciale, però, ora la partita dovrebbe essere risolta secondo la regola che il sindaco uscente non si tocca. Un passaggio fondamentale, da punto di vista delle pretese della Lega. Infatti, in questo modo si sblocca la situazione delle trattative anche in altri Comuni. Un esempio è la vicina Cardano al Campo, dove il Carroccio sembra essere più orientata a cedere la candidatura a sindaco a Fratelli d’Italia o a Forza Italia. Mentre la Lega blinda Samarate, uno dei tre Comuni chiamati alle urne – su quasi 80 – che sono sopra i 15mila abitanti.
