Busto, in maggioranza volano le sedie: lite tra Rogora e Artusa in commissione

BUSTO ARSIZIO – È iniziata con un semplice battibecco ed è finita con il consigliere di Fratelli d’Italia Max Rogora che prima inveisce platealmente contro l’assessore al bilancio Maurizio Artusa e poi esce dalla sala consiliare facendo cadere una sedia in corridoio. In maggioranza è alta tensione, e l’immagine della sedia che vola richiama alla mente un episodio simbolo della campagna elettorale del 2016, quando l’allora plenipotenziario si Forza Italia Nino Caianiello, al culmine di uno scontro in un vertice del centrodestra sulla scelta del candidato sindaco, fece volare una sedia all’indirizzo dell’allora presidente del circolo di Fratelli d’Italia Francesco Attolini.

L’oggetto del contendere

Ricordi di (prei)storia a parte, la riunione della commissione bilancio di ieri sera, 20 febbraio, ha mostrato quello che il consigliere di opposizione del gruppo misto, Emanuele Fiore, ha definito senza mezzi termini «uno spettacolo indecente». Oggetto del contendere un apparentemente innocuo affidamento della concessione del canone di occupazione suolo pubblico, pubblicità, canone mercatale e riscossione coattiva delle entrate comunali, attualmente in carico a ICA. Proposta illustrata dall’assessore Artusa, che poi ha sollevato una serie di domande da parte dei consiglieri, tra cui Max Rogora, in particolare sull’aggio (la percentuale da trattenere per il costo del servizio) e sul “minimo garantito” da concedere alla società incaricata di riscuotere canoni e accertamenti tributari.

Botta e risposta

Sulla risposta dell’assessore Artusa iniziano i primi screzi con Max Rogora. «Io quando vado a casa invece di vedermi l’Inter mi riguardo i video delle commissioni» ribatte l’assessore all’incalzare del consigliere di FdI sulle sue risposte sull’importo del minimo garantito e dell’aggio. «Non si arrabbi, assessore» ribatte Rogora. «Ma io sono tranquillo, stia tranquillo lei» la controreplica di Artusa. «Evidentemente vi siete spiegati tutti male» interviene poi il presidente della commissione Simone Orsi (Lega) mentre il “siparietto” va avanti. «Se mi fate rispondere sono tranquillissimo, ne ho viste di peggio» replica Artusa. Il botta e risposta piccato va avanti. «Già l’altra volta mi ha detto che sono peggio di Oronzo Canà e non l’ho detto io, ma io non offendo nessuno e non ho offeso nessuno» sostiene Artusa. E Rogora ribatte: «Guardi che qui l’unica persona che ha portato lo scompiglio non è Massimo Rogora, ma l’assessore Artusa. Le chiedo scusa se io, i due consiglieri dietro e i due davanti hanno capito la stessa cosa, ma la discussione era chiusa, invece lei ha detto che abbiamo sbagliato noi a capire. Io ho solo chiesto se l’aggio è al comune o all’Ica, poi lei ha fatto il disastro».

Ci vorrebbe la Var

Insomma, servirebbe la “Var” per dirimere seduta stante la disputa, ma il sistema di trasmissione in streaming manda in onda la registrazione solo a seduta di commissione terminata. Invece non è finita: «Se lei vuole andare avanti così, mi aspetti al consiglio comunale» la chiosa di Max Rogora. «Cos’è, una minaccia?» la risposta di Artusa, mentre il presidente Orsi provava a mettersi in mezzo a suon di «basta!» e il consigliere Rogora si alzava iniziando a inveire contro l’assessore, per poi uscire rumorosamente dalla sala esagonale con il frastuono della sedia caduta che ha portato il gelo in aula. Del resto l’esuberante ex assessore Max Rogora non è nuovo a queste sfuriate: aveva già preso di mira l’assessore Loschiavo ma persino il sindaco Emanuele Antonelli, con un messaggio di fuoco in chat dopo una seduta di consiglio comunale.

Il “secondo tempo”

Poi c’è un secondo tempo quando è la consigliera Giuseppina Lanza (PRL) a chiedere di nuovo all’assessore la spiegazione della faccenda. E Artusa sbotta ancora: «Metto a verbale le mie dichiarazioni, perché mi sono stancato che ci sono dichiarazioni unilaterali. A domanda io ho sempre risposto, adesso basta offendere le persone». E stasera, 21 febbraio, in commissione c’è un altro tema che ha già scaldato le chat di maggioranza, le nuove regole sulla pipì dei cani promosse in giunta dall’assessore Salvatore Loschiavo.

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