La Volta ao Algarve è già una storia passata per Wout van Aert e adesso tutte le sue attenzioni sono per le Classiche che cominceranno sabato prossimo con la Omloop het Nieuwsblad, per continuare il giorno dopo con la Kuurne-Bruxelles-Kuurne.
Il fiammingo è il favorito numero uno per la gara di sabato, anche se già in Portogallo ha spiegato che la sua forma migliore arriverà tra qualche settimana, quando dovrà affrontare il Giro delle Fiandre e la Parigi-Roubaix, i due obiettivi principali della stagione.
Van Aert intanto ha tirato le somme di questa prima settimana di corse e si ritiene soddisfatto del risultato ottenuto in Portogallo e anche il bilancio della cronometro, dove ha chiuso in undicesima posizione, non è per lui un dramma, considerando che ancora non ha fatto un allenamento specifico per le prove contro il tempo. Il bilancio è positivo considerando anche la vittoria nella terza tappa e adesso è pronto per affrontare le prime corse sulle strade di casa.
«Sono soddisfatto di quello che ho fatto – ha detto il fiammingo -: ho raggiunto tutti i miei obiettivi e sono migliorato. Non sarò al top della forma prima di sei settimane a partire da adesso, ma sono nei tempi che avevamo previsto e non mi preoccupo».
Il belga ha già fatto ritorno a casa e solo venerdì farà un giro di ricognizione sugli ultimi 80 chilometri della Omloop het Nieuwsblad. Van Aert ha già vinto questa corsa nel 2022 arrivando da solo sul traguardo di Ninove, lasciandosi alle spalle tutti gli avversari, tra cui Colbrelli che arrivò secondo.
«Mi piacerebbe vincere a Kuurne, ma se dovessi scegliere tra le due corse, preferirei vincere ancora alla Omloop. Con tutto il rispetto per Kuurne, ma la Omloop è una gara più grande».
Van Aert sarà il leader della Visma-Lease a Bike e potrà contare su una squadra forte: al suo fianco avrò Christophe Laporte, Dylan van Baarle vincitore dell’ultima Omloop het Nieuwsblad ed Edoardo Affini. «So che i ragazzi si sono preparati bene e la squadra potrà contare su diversi corridori forti per vincere la corsa».
Articolo a cura di Tuttobiciweb.it