MILANO – La Corte d’Appello “taglia” la scheda elettorale della circoscrizione Nord-Ovest che comprende la Lombardia: messi fuori gioco Alternativa Popolare, il partito del sindaco di Terni Stefano Bandecchi che candida anche il legnanese Paolo Alli, già braccio destro di Roberto Formigoni in Regione Lombardia, ma anche la lista di Michele Santoro “Pace Terra Dignità”, Forza Nuova di Roberto Fiore e il Partito Animalista-Italexit. Ma fioccheranno i ricorsi.
L’esclusione di Alli & C.
Alternativa Popolare, in particolare, è sulle barricate, dato che è stata accettata nella circoscrizione Sud ma rigettata nelle altre circoscrizioni, tra cui il Nord-Ovest. Tanto che il presidente del partito, il legnanese Paolo Alli, ha già chiesto «un incontro urgente al presidente del consiglio Giorgia Meloni e al ministro degli Interni Matteo Piantedosi per affrontare con il governo questo delicatissimo e pericoloso tema». Il movimento centrista, in una nota, parla di «preoccupante e pericoloso corto circuito istituzionale ed interpretativo che ha causato l’ammissione della Lista di AP nella circoscrizione Meridionale, mentre non è stata ammessa in altre circoscrizioni, nonostante una fondamentale nota chiarificatrice del Viminale, citata dalla Corte di Appello nelle motivazioni di ammissione, che pare nessuna altra Corte abbia ritenuto di tenere in conto, omettendone la ragione».
Le altre liste escluse
Sono diverse le liste rigettate dall’ufficio centrale circoscrizionale della Corte d’Appello di Milano, dove ieri sera, 1° maggio, alle 20 si sono chiusi i termini per il deposito delle candidature nel collegio che comprende Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Tra le esclusioni, anche la lista dei Pirati, Italia dei diritti – De Pierro, così come Democrazia sovrana e popolare di Marco Rizzo, che aveva annunciato di aver raccolto solo la metà delle firme necessarie, e prevedibilmente anche quelle liste che polemicamente si erano presentate senza raggiungere le 15mila sottoscrizioni minime necessarie, come Pensioni e lavoro arrivata in Corte d’Appello con appena tre firme, e Parlamentare indipendente di Lamberto Roberti, presentata senza firme ma anche senza altri candidati.