Busto, in Fratelli d’Italia esplode il “caso” Max Rogora. Centrodestra in subbuglio

Max Rogora

BUSTO ARSIZIO – Le “picconate” di Max Rogora sul DUP aprono un caso politico in maggioranza, ma soprattutto nel suo partito, Fratelli d’Italia, che è anche il partito del sindaco Emanuele Antonelli. Ma a creare polemica è stato anche un messaggio di Rogora sulla chat della maggioranza, provocatorio nei confronti del sindaco: ora Fratelli d’Italia potrebbe valutare provvedimenti disciplinari contro l’ex leghista. Ma non è l’unico segnale di disagio in maggioranza.

La polemica interna

Le picconate? In realtà «erano un assist agli assessori» nelle intenzioni rivelate a margine della seduta consiliare dall’ex leghista Massimo Rogora, passato in Fratelli d’Italia alla vigilia delle elezioni politiche di un anno fa. Ma il “cahier des doleances” buttato in pubblico al sindaco Antonelli non è piaciuto, tanto da rispondere a tono in aula, e così il caso è montato. Ancor più della vivace contrapposizione emersa in consiglio nel botta e risposta tra il consigliere Rogora e il sindaco Antonelli, a far scattare la polemica tutta interna ai “Fratelli” è stato un messaggio che lo stesso ex assessore leghista ha mandato questa mattina, 5 ottobre, sulla chat della maggioranza. Dove ha rivendicato il «dovere di consigliere» compiuto restando in aula fino alle due del mattino a votare tutte le delibere, il tutto condito con espressioni provocatorie nei confronti del sindaco Emanuele Antonelli, che lo aveva bacchettato in aula per il suo intervento fuori dagli schemi.

Max resta o se ne va?

Troppo anche per il suo partito. Ora per Max Rogora potrebbero scattare provvedimenti disciplinari da parte di Fratelli d’Italia: deciderà il direttivo cittadino. Ma c’è chi si chiede già se questo battibecco rientrerà oppure porterà all’addio dal partito di Giorgia Meloni dopo solo un anno di militanza. Destinazioni possibili un ritorno in Lega, che nell’immediato blinderebbe le posizioni in giunta allontanando ogni tentazione di rimpasto, o il tanto chiacchierato sbarco nel gruppo misto che, parola di Emanuele Fiore, attende a braccia aperte “i delusi dalla maggioranza”.

Guazzabuglio centrodestra

Quello che si è visto in sala esagonale mercoledì sera pare essere però solo la manifestazione di un disagio che cova da tempo sotto la cenere, e che riguarda il rapporto tra i consiglieri e l’esecutivo. Solo poche ore prima della discussione sul DUP, c’era già stata una forte presa di posizione del sindaco nella chat di maggioranza: la decisione di convocare tutti i lunedì sera consiglieri comunali, assessori e amministratori delle partecipate per un confronto preventivo sulle decisioni da votare in Giunta ogni mercoledì successivo. Un modo per disinnescare gli ormai ripetuti e frequenti mugugni rispetto alle decisioni dell’amministrazione che gli eletti in sala esagonale verrebbero a sapere a cose fatte. Le gocce che avevano fatto traboccare il vaso della polemica interna erano state la controversa delibera, arrivata in commissione e poi in consiglio, sull’operazione immobiliare di demolizione e ricostruzione del “rudere” all’angolo tra via Solferino via Montebello, ma anche l’istituzione dei parcheggi Kiss&Go in Piazza Trento e Trieste, approvata in Giunta proprio ieri, mercoledì 4 ottobre. Insomma, tira aria di bufera nel centrodestra.

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