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VARESE – L’Università dell’Insubria ospita la quindicesima edizione del Festival della Filosofia del progetto Giovani Pensatori: due giornate per riflettere sul valore dell’inquietudine della conoscenza e affrontare la complessità del mondo contemporaneo.
«Il celebre motto socratico “sapere di non sapere” – ha spiegato Fabio Minazzi, direttore scientifico del Centro Internazionale Insubrico, “casa filosofica” del progetto Giovani Pensatori – offre un fecondo modello di riferimento per meglio intendere l’intima natura della nostra conoscenza, che non consente mai di attingere all’assolutezza in quanto in ogni conoscenza si nasconde l’errore e in ogni errore si nasconde la conoscenza».
Trecento studenti di ogni ordine e grado di scuola si incontreranno martedì 21 e mercoledì 22 maggio nell’aula magna Granero Porati, a Varese, per condividere le numerose domande e le profonde riflessioni nate sul tema di quest’anno: “Filosofar m’è dolce in questo mare – L’inquietudine della conoscenza tra sapere e smarrimento”.
La ricerca del Sé: i licei coinvolti
La prima giornata, dalle 9 alle 13 e a cura di Stefania Barile, coordinatrice del progetto universitario dei Giovani Pensatori, vede coinvolti gli studenti del liceo scientifico Ferraris, dei licei Manzoni, dell’istituto Einaudi e dell’istituto salesiano Maroni di Varese e del liceo Sereni di Luino, che presenteranno i rispettivi percorsi di ricerca e di approfondimento svolti nell’ambito storico-filosofico, educativo, logico, estetico, scientifico, e della sostenibilità sociale.
«La proposta dei Giovani Pensatori al Festival della Filosofia 2024, rispetto alle precedenti edizioni, è particolarmente variegata – ha sottolineato Barile – si presenta ricca di interessanti riflessioni che conferiscono valore a quell’inquietudine conoscitiva che abita la quotidianità dei nostri ragazzi e che si esprime nella ricerca del Sé e nelle relazioni con la realtà che li circonda, naturale o sociale che sia».
I “perché” dei bambini dalla prima alla quinta
La seconda giornata, dalle 9 alle 12 e a cura di Graziella Segat, coordinatrice del progetto “Filosofare con i bambini”, sarà animata dai Giovanissimi Pensatori delle scuole primarie San Benedetto di Voltorre, Carducci di Buguggiate, Pascoli di Comerio, Settembrini di Velate-Varese e Manzoni di Rescalda, che comunicheranno la loro meraviglia nel percorso progettuale “Guarda quante stelle questa sera!”, realizzato con le loro insegnanti.
«Il cielo, le stelle, il mondo intorno a noi, la grandezza e il mistero – così Segat – suscitano domande e curiosità nella crescita dell’umanità e dell’uomo e nel nostro lavoro diventa un percorso attraverso i “perché” dei bambini dalla prima alla quinta». Le due giornate del Festival saranno disponibili anche in live event online su piattaforma Microsoft Teams: link sul sito di ateneo, www.uninsubria.it/festival-filosofia-2024.