Samarate, troppo ritardo per il centro prelievi e silenzio sulla Rsa

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Vi ricordate il centro prelievi Toma? Bene, è proprio il caso di usare questo verbo visto che, da quando ha cessato il servizio, sono passati 10 mesi e il nuovo interlocutore dell’amministrazione, Cedal, aprirà i battenti solo a gennaio 2021. E ci era stata assicurata la sua inaugurazione all’inizio del 2020.

L’assessore ha giustificato il ritardo con i lavori di rifacimento dei locali che accoglieranno la struttura, e ciò anche a causa del Covid. Ma un anno intero, e forse più, non è un po’ troppo? Un’amministrazione che ha a cuore la propria comunità, come tante volte è stata ripetuta, forse avrebbe potuto e dovuto intervenire con maggiore decisione ed efficacia per garantire un servizio che da anni a Samarate era presente e apprezzato.

E poco è stato fatto anche per compensare questa carenza, come abbiamo chiesto nell’ultima Commissione Servizi Sociali, per esempio potenziando l’assistenza domiciliare, garantendo prelievi a domicilio a prezzi contenuti almeno per le fasce più fragili, ripristinando il Taxi Azzurro. Ci hanno risposto che si stanno attivando. Speriamo non passi un altro anno.

E che dire della Rsa (Residenza Sanitaria per Anziani) che in campagna elettorale era stata sbandierata come una conquista per altri inarrivabile, “Un sogno che diventa realtà’”. Da più di un anno silenzio assoluto. Tutte le richieste per avere informazioni sull’avanzamento dei lavori e poter interloquire con i referenti della Sereni Orizzonti, la società che costruirà la struttura, sono state disattese. Certo, non si pretende di intervenire su aspetti prettamente tecnico/progettuali, ma su altri di ricaduta sociale era possibile condividere riflessioni e proposte.

Una Rsa sul nostro territorio è un’occasione importante di lavoro per i samaratesi e il sindaco, nel suo programma elettorale, annunciava il proprio impegno a creare opportunità per formare figure professionali da inserire nella struttura. Che cosa è stato fatto in proposito? Nulla! Il personale della nuova Rsa arriverà da fuori comune?

L’amministrazione si è a lungo sottratta anche a un collegamento da remoto, perdendo ancora una volta un’occasione importante per confrontarsi e trovare strategie per migliorare la qualità dei servizi che un comune vuole offrire ai suoi cittadini. Non possiamo nemmeno tacere sulla sorte del Centro Diurno Minori, il “fiore all’occhiello” della passata e attuale amministrazione. Il servizio è stato esternalizzato, senza poter discutere della scelta, valutare altre opportunità, nonostante promesse di condivisione e dialogo, come fa fede un emendamento promosso dal Consiglio Comunale al testo del Dup. Così è, prendere o lasciare.

Spesso si giustifica il non fare con la mancanza di risorse negli uffici. Ciò è dovuto al fatto che, non essendo un comune virtuoso, non possiamo superare la soglia del 29,88% della spesa corrente per il personale. Chi è andato in pensione nel 2020 potrà essere sostituito solo a fine anno, mentre per il 2021 non si potrà fare nessuna assunzione, la copertura dei pensionamenti è posticipata al 2022. Il depauperamento delle risorse comunali in questi ultimi dieci anni è ormai sotto gli occhi di tutti, diminuiscono i servizi e la macchina comunale funziona sempre più a rilento.

Samarate Città Viva e Progetto Democratico

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