San Vittore «al lavoro tutto agosto» per trovare il nuovo gestore dei campi sportivi

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SAN VITTORE OLONA – «Sicuramente sarà un periodo di intenso lavoro, ma lo facciamo volentieri. L’importante è trovare una soluzione adatta, e in fretta». Così Daniela Rossi, sindaco di San Vittore Olona, dopo la fine anticipata del contratto di partenariato pubblico privato per il Centro Sportivo Malerba (nella foto): un contratto ereditato dalla precedente Amministrazione comunale e sempre mal tollerato dall’attuale. Che ora ha preso atto di «talune gravi inadempienze contrattuali», come esposto dallo stesso sindaco nell’ultimo consiglio comunale su richiesta delle opposizioni, e si accinge a sostituire l’attuale gestore con uno nuovo.

Fra le “vittime” di questo brusco passaggio di gestione c’è il settore giovanile della Pro Patria, che potrebbe trovarsi costretto a cercare un’altra sede (l’ennesima) per i propri allenamenti. Sempre che, come confida la giunta Rossi, non si trovi la soluzione già prima della fine dell’estate.

Rossi: «Grave inadempienza del contratto»

«A monte di tutto – spiega Daniela Rossi a Malpensa24 – c’è una grave inadempienza, riconducibile alla mancata presentazione da parte del gestore privato Sport+ di una delle garanzie citate nel contratto all’art. 49: il performance bond (una garanzia con cui il committente si copre dal rischio di un eventuale inadempimento, totale o parziale, dell’appaltatore di un’opera o del gestore di un servizio, in questo caso il gestore privato dell’impianto, nda). Questa grave inadempienza costringe a questa scelta, che a questo punto però è consensuale, dal momento che anche l’attuale gestore è d’accordo.

«Ora si tratta di trovare un sostituto, il che non tocca all’Amministrazione – precisa Rossi – ma al soggetto finanziatore, cioè la banca, come previsto ancora dal contratto. A complicare le cose c’è il fatto che tutto è stato fatto attraverso l’Ati (un’associazione temporanea di imprese) e che i campi sportivi in questione purtroppo non sono più comunali. Il Comune può solo pretendere che vengano rispettati i termini contrattuali».

«Tre anni d’inferno»

Insomma, secondo l’attuale sindaco la formula gestionale scelta dai suoi predecessori ha generato un mucchio di difficoltà. «Da quando è stato firmato il contratto, nel 2019, sono stati tre anni di inferno – sbotta – e ancora ci crea problemi. In tre anni, per un motivo o per l’altro non ho mai trascorso un agosto tranquillo. Il primo anno non c’erano più i campi, poi è sopravvenuto il Covid e ora questo. Abbiamo cercato di attuare il contratto della passata Amministrazione nel miglior modo possibile e di rendere utilizzabili i campi. Adesso si profila concretamente la possibilità di affidarli ad un altro gestore, cosa su cui, ripeto, lavoriamo consensualmente. Ci auguriamo di chiudere per settembre se non prima, per noi sarà un altro agosto di lavoro».

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