Saronno, ricatto sessuale al sacerdote: assolto giovane tunisino

busto tribunale

SARONNO – E’ stato assolto con la vecchia formula dell’insufficienza di prova il giovane tunisino accusato, insieme ad un complice marocchino, di un’estorsione sessuale ai danni di un sacerdote all’epoca in servizio a Saronno. Una sentenza forse sofferta, arrivata nel tardo pomeriggio di oggi, giovedì 31 marzo, dopo una camera di consiglio durata due ore.

La ricostruzione

Lo scorso 10 febbraio la vittima aveva testimoniato davanti al collegio presieduto da Rossella Ferrazzi. Nel maggio 2017 il prete, dopo aver subito un’aggressione da parte del marocchino, si era rivolto ai carabinieri della compagnia di Saronno denunciando di essere vittima da tre anni di estorsione da parte di due stranieri ai quali nel corso degli anni aveva avuto modo di offrire assistenza.

La denuncia

Il religioso aveva ammesso di aver avuto una frequentazione intima con i due giovani che avevano preso poi a ricattarlo minacciandolo di rivelare fatti privati e potenzialmente lesivi per il sacerdote.  In tre anni i due avrebbero estorto al religioso oltre 11mila euro. Il prete ha smesso di pagare e i due l’hanno aggredito. L’indagine dei carabinieri ha portato, tramite pedinamenti, analisi della documentazione bancaria, controlli di telefonini e computer compresi quelli in uso al sacerdote, a identificare i due stranieri. L’assoluzione è arrivata comunque in contumacia. Dopo l’arresto del 2017 il tunisino oggi a processo in sede dibattimentale è stato ristretto agli arresti domiciliari in un centro di accoglienza straordinaria dal quale è riusciti a fuggire.

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