Malpensa, Cassani: sindaci del Cuv ipocriti. Masterplan piccolo sacrificio 

Malpensa masterplan gallarate cuv
Andrea Cassani e Alessandro Fidato

MALPENSA – Il sindaco Andrea Cassani lo ha detto mesi fa e lo ha ripetuto questa sera, 31 marzo, in Commissione Malpensa: il Comune di Gallarate è favorevole all’ampliamento dell’aeroporto contenuto nel Masterplan 2035. Una posizione che lo mette in contrapposizione con i nove sindaci del Cuv (l’intorno aeroportuale), a cui non ha risparmiato severe critiche. 

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Scontro tra sindaci 

«Il Masterplan prevede un aumento del sedime del 3%: è un piccolo sacrificio richiesto al territorio ma noi dobbiamo guardare anche alla competitività delle nostre aziende e all’occupazione», ha detto Cassani, passando subito dopo all’attacco dei colleghi del Cuv. «Le osservazioni del
Parco del Ticino sono parecchie severe, ma capisco la loro visione. Sui Comuni ho qualcosa da ridire: ritengo siano poco sinceri. Si vanno a chiedere cautele sotto il profilo ambientale ma poi il nocciolo della questione è il denaro.  So che nelle ultime settimane hanno rivisto in parte la loro posizione: mi fa piacere che forse le mie uscite sulla stampa siano servite a smascherare atteggiamenti un po’ ipocriti». 

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Oneri e tangenzialine

Secondo il sindaco gallaratese, ai sindaci del Cuv va bene il consumo di suolo se fuori dal sedime perché porta oneri di urbanizzazione, mentre se è Malpensa a chiedere un’espansione si fanno barricate utilizzando la difesa dell’ambiente come scudo. «Guardando i territori di Lonate e Vizzola non mi pare che manchino interventi di rilievo. Ma quelli vanno bene perché sono all’esterno del sedime. Non vogliono dare un ettaro in più a Malpensa e poi chiedono tangenzialine che poco hanno a che fare con Malpensa». Il riferimento va ovviamente alla tangenziale di Somma: «Bellaria (Stefano, sindaco di Somma, ndr) è un amico ma 60milioni di euro sinceramente sono un po’ troppo come richiesta». 

L’appello di Fidato 

Alessandro Fidato, numero due di Sea, ospite della Commissione Malpensa ha rivolto un appello alla città di Gallarate per sostenere il Masterplan. «Un vostro appoggio lo riteniamo fondamentale», ha dichiarato prima di ricordare che «questa è una ulteriore opportunità dopo averne già persa una. Se continuano a dire no allo sviluppo del territorio sarà dipeso di noi». 
Fidato con una slide (qui sotto) ha mostrato i danni provocati nel caso non venisse concessa l’espansione della Cargo City, «una piccola espansione con 3 magazzini di prima linea». Ha detto: «Rischiamo di dover stoppare la crescita del cargo. Secondo uno studio causerebbe una perdita di occupazione fino a 13.500 unità, un incremento dei costi e una perdita di competitività per le imprese del Nord-Ovest». 

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Con la seconda slide (qui sotto) ha affrontato invece l’aspetto ambientale. «Non andiamo a sterminare la brughiera, non è così. Su 148 ettari a sud ci sono solo 6,3 ettari di brughiera conservata, di cui ne sottraiamo lo 0,1, e 2,65 di brughiera degradata. Con il nostro ampliamento ci sarà una pavimentazione di 45 ettari in tre fasi che andrà di pari passo a una mitigazione ambientale che porterà da 6,3 a 41,6 ettari di brughiera ben conservata». 

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Con una terza slide Fidato ha voluto dimostrare che lo sviluppo di Malpensa all’interno del sedime ha sempre portato sviluppo anche al di fuori. E’ stato così in passato, ha fatto notare, e sara così anche con il Masterplan 2035.

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