Saronno, chiuso il processo ai Telos: spazzate via le accuse. Condanne lievi

SARONNO – Telos a processo: cadono le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e porto d’arma. Condanne leggere per oltraggio a pubblico ufficiale, 2 mesi e 15 giorni, e per molestie, 20 giorni con pena sospesa e non menzione per 5 dei 19 imputati. La sentenza in primo grado pronunciata oggi, giovedì 8 novembre, dal giudice del tribunale di Busto Arsizio Roberto Falessi. Nessuna grave ripercussione, dunque, per i fatti contestati agli anarchici del collettivo saronnese avvenuti il 25 aprile del 2014.

Tafferugli durante il 25 aprile

Soddisfatti i difensori Elio Giannangeli, Gabriele Fuga, Carolina Genoni e Calogero Lanzafame: «il giudice ha accolto la nostra tesi difensiva: quella dei nostri assistiti fu una reazione legittima a un intervento arbitrario e non motivato da ragioni di sicurezza delle forze di polizia». Il 25 aprile di tre anni fa oggetto della contestazione dei giovani Telos, che rappresentano anche associazioni locali come ad esempio il Comitato dei senza tetto, fu la giunta guidata dal centrosinistra. In particolare ad essere contestato sino a non riuscire a pronunciare il proprio discorso in occasione della festa della Liberazione fu il sindaco Luciano Porro. “Reo”, agli occhi dei ragazzi del centro sociale cittadino, di aver consentito una manifestazione dei militanti della destra estrema di Forza Nuova.

Fu reazione legittima

Nell’occasione vi furono anche dei tafferugli con le forze di polizia arrivate per garantire l’ordine pubblico. In tutto furono identificati 19 manifestanti accusati a vario titolo di oltraggio a pubblico ufficiale, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, molestie e disturbo alle persone. I capi di imputazione più pesanti non hanno retto: il giudice ha di fatto dimezzato l’impianto accusatorio. Lievi le pene comminate ai manifestanti.

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