Scintille a Masciago e nel centrodestra. Scontro tra Magrini e Lombardia ideale

MASCIAGO PRIMO – In tutti i Comuni andati al voti è tornata la tranquillità. C’è chi si gode la vittoria e chi si cura le ferite (politiche), per il momento, in silenzio. Non a Masciago Primo. Dove il mandato del nuovo sindaco Marco Magrini si apre con una polemica politica. E le frizioni tra il primo cittadino e Lombardia ideale, scaldano ancor di più la già tesa atmosfera post elettorale nel centrodestra.

Il primo colpo, al termine della campagna elettorale e con la vittoria in tasca l’ha tirato Magrini. Il quale si è tolto qualche sassolino e ha di fatto accusato Lombardia Ideale di avergli giocato contro. Tattica che – ha avuto modo di spiegare l’uomo delle Valli – che non ha pagato né i Lombardia Ideale, né i partiti che nella minuscola Masciago hanno schierato i big a sostegno di Piccolo.

La nota

Pronta la reazione di Giacomo Cosentino, referente regionale (e consigliere al Pirellone) di Lombardia Ideale, il quale diffonde la nota che riportiamo qui sotto.

Leggiamo abbastanza divertiti le dichiarazioni del neo eletto sindaco di Masciago Marco Magrini che ci accuserebbe di essere dei “falsi civici” che hanno fatto campagna elettorale “contro” di lui.

Il nostro movimento sta aggregando tante persone e tanti amministratori che sono slegati dai partiti tradizionali e radicati profondamente nel territorio, pur riconoscendosi idealmente nel centrodestra.

La campagna elettorale che i nostri candidati hanno condotto in tutti i comuni dove ci siamo presentati non è mai stata contro qualcuno bensì volta ad affermare un’idea di buongoverno radicato nell’ascolto dei problemi del cittadino, nell’esercizio del buon senso e nella difesa dei valori del centrodestra.

Spiace invece constatare che la prima dichiarazione di Magrini da sindaco sia contro di noi, ma d’altronde chi ha voluto trasformare un piccolo e tranquillo paese del nord della Provincia in terreno di scontro politico è stato lui. Mai il nostro candidato Giorgio Piccolo in campagna elettorale ha attaccato Magrini, né mai altri nostri esponenti lo hanno fatto, nemmeno quando lo hanno sconfitto di recente quando era candidato sindaco a Cuveglio.

Non capiamo perché noi saremmo i finti civici mentre invece Magrini si sentirebbe l’ideale del perfetto civico.

Se essere civico vuol dire fare il sindaco o candidarsi per diventarlo in 3 comuni diversi nel giro di due anni (Cassano Valcuvia, Cuveglio ed ora Masciago), oppure vuol dire sostenere in Provincia il presidente del PD Gunnar Vincenzi per poi candidarsi poco dopo con il centrodestra per Emanuele Antonelli Presidente, ecco, se essere “veri” civici significa saltare di Comune in Comune pur di farsi eleggere e cambiare casacca in provincia governando prima col centrosinistra e poi col centrodestra, allora siamo fieramente “falsi civici”, ma almeno siamo coerenti. In compenso saremo molto curiosi di vedere alle prossime elezioni provinciali il “sindaco civico” Marco Magrini quale casacca indosserà pur di tenersi la poltrona.

Resa dei conti in campo aperto

E chiaro che le scintille tra Magrini e Cosentino non sono una semplice questione legata alla piccola Masciago. Ed è proprio Cosentino a provocare il sindaco. Anzi a sfidarlo su quello che sarà il prossimo terreno di battaglia politica: Villa Recalcati, l’ente provincia, le elezioni dei consiglieri e, forse, anche quella del presidente.

Frizioni che confermano, seppur in maniera indiretta, quanto sia tesa l’atmosfera in un centrodestra che esce da questo giro elettorale con le pive nel sacco. Lo stesso centrodestra che a Villa Recalcati ha annoverato (fino a qualche settimana fa) tra gli esponenti di governo proprio Magrini e che a Masciago Primo ha giocato una partita da avversario.

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