Scoppia il caso Tallarida. Speroni: «Così il sindaco provoca la Lega. Inaccettabile»

speroni lega emanuele filiberto

BUSTO ARSIZIO – «Non ce l’aspettavamo. Quella del sindaco può essere letta come una provocazione nei nostri confronti della Lega. Che avrebbe potuto anche risparmiarsi. Non sapevamo nulla dell’incarico a Tallarida.  Antonelli non mi ha mai comunicato questa sua intenzione. Che abbiamo bocciato in maggioranza, poiché politicamente inaccettabile». Francesco Speroni non usa mezzi termini, né sulle chat, dove dicono che sulla questione “Rogora Tallarida” non sia stato particolarmente tenero nei confronti del primo inquilino di palazzo Gilardoni, né nelle dichiarazioni ufficiali.

Cena indigesta

Parlare di incendio che divampa in maggioranza sarebbe davvero esagerato. Però i focolai nel centrodestra bustocco iniziano a essere tanti. L’ultimo è quello appiccato ieri, martedì 1 ottobre, da una proposta del sindaco stoppata e liquidata nella riunione di maggioranza e poi divampata davanti una a birra e un panino in un locale del centro. Dove al tavolo erano seduti oltre ad Antonelli, alcuni assessori e consiglieri reduci dall’incontro, oltre a Laura Rogora e Orazio Tallarida, che ora è diventato un caso politico. E che, dicono i presenti, è tornato alla carica sull’incarico di consigliere delegato “soffocato in culla” da Lega e Idee in Comune, producendosi in sperticate spiegazioni sulla necessità di quel ruolo.

Sopra le righe

Finché a un certo punto un consigliere leghista ha rotto gli indugi e spiattellato di nuovo i motivi della presa di posizione contraria del Carroccio. Intervento che più o meno è stato di questo tenore: “Orazio, nessuna preclusione personale, anche se per questione di opportunità l’incarico di consigliere a progetto proprio al Verde la lascerei cadere, il no della Lega è dovuto al fatto che una figura in quel posto non è necessaria. C’è l’assessore, c’è una struttura con tanto di tecnici ed esperti. Se Laura Rogora lo ritiene opportuno potrà chiederti suggerimenti anche se resti un “semplice” consigliere”. Apriti cielo. Poiché a quel punto sarebbero saltati i nervi all’assessore Rogora e la discussione da accesa, per qualche minuto si è fatta rovente.

Spallucce

E tra toni di voce piuttosto alti, le facce di consiglieri piuttosto stupite e alcune espressioni d’imbarazzo sui volti, l’unico che alla fine non ha fatto una piega è stato il sindaco Antonelli, il quale pare abbia chiuso il discorso bollando il “no” incassato come ininfluente e aggiungendo riferendosi a Tallarida: “Vorrà dire che lo farai anche senza un incarico ufficiale“.

La nottata è passata. L’arrabbiatura no

E se Rogora e Tallarida hanno subito cercato di spegnere il fuoco e anche la fuga di notizie partita ieri sera quando ancora gli animi erano accesi, la Lega e Speroni, questa mattina, mercoledì 2 ottobre, hanno rincarato la dose su quel no andato di traverso ai due forzisti protagonisti della querelle. «Il sindaco – aggiunge Speroni – dopo averci negato il quarto assessore, ora tira fuori l’incarico a consigliere a progetto per Tallarida. Che è di Forza Italia. Partito che, pur avendo due soli consiglieri può vantare anche due assessori. Una cosa inaccettabile, poiché credo che si debbano rispettare le consistenze dei gruppi in consiglio».

Excusatio non petita

E mentre sulle chat della Lega non mancano interventi e commenti sull’incarico a consigliere  a progetto bocciato in maggioranza, Orazio Tallarida affida a una pagina facebook bustocca le sue spiegazioni. “Non richieste”, butta lì qualche leghista, poiché «la nostra presa di posizione non è una questione personale. Bensì politica, di opportunità e anche di forma». Ecco il post firmato dal consigliere di Forza Italia.

busto tallarida rogora verde

Segnali di guerra

“Se il sindaco dovesse passare sopra al “no” della Lega significa che ha deciso rompere ed entrare in guerra con il suo alleato più forte”. E’ questa una delle letture date, negli ambienti della politica cittadina, al caso Rogora Tallarida. Che di fatto è inaspettatamente detonato nel centrodestra, dopo una riunione di maggioranza sul bilancio tutto sommato tranquilla. E rimesso di nuovo in piazza le tensioni a Palazzo Gilardoni, mai sopite.

Tutto è possibile. Anche perché il Carroccio ha deciso di non continuare a ingoiare rospi senza dire “bé” e ha mutato atteggiamento come anche dichiarato dallo stesso Speroni, il quale ieri ha disertato il vertice di maggioranza. E sul “semi assessore” o “consigliere rinforzato” (a secondo dei punti di vista) di Forza Italia, stoppato per mano di Lega e Idee in Comune, è arrivata la conferma che la musica nel centrodestra bustocco, se non ancora del tutto, sta però cambiando. E le note che escono dal palazzo, sono note di guerra.

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